2013

Consigli per gli acquisti – Alexander Kacaniklic

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L’ha ventilato Garrone, l’ha fatto capire esplicitamente Osti: il copione di questa e delle prossime sessioni di calciomercato è ben preciso e l’idea che c’è dietro è ormai chiara al popolo blucerchiato. Cercare giovani di valore, allevarli e valorizzarli, quindi venderli, possibilmente all’apice delle prestazioni e quindi della valutazione economica. Per poter così alimentare la macchina blucerchiata senza problemi e poter cercare altri giovani ancora, fino ad arrivare agli straordinari livelli raggiunti dall’Udinese, e possibilmente compiere quel salto di qualità che i friulani, così come i blucerchiati ormai tre anni or sono, non sono stati capaci di compiere, con l’ambizione e la possibilità di investire che alla proprietà di certo non mancano. Ebbene, i giovani, vanno cercati con maestria e competenza, con puntualità per anticipare la concorrenza e contenere i costi (vedi Wszolek). E se c’è un’opportunità, ed è particolarmente appetibile, allora osare diventa sensato perché potenzialmente fruttuoso: non solo, in futuro, alle casse della società, ma anche, nel presente, alla squadra. È esattamente per questa ragione che investire 3-4 milioni di euro su Alexander Kacaniklic, giovanissimo mancino del Fulham potrebbe essere un’ottima idea.

LA STORIA – Questo centrocampista mancino è nato nel 1991 ad Helsingborg, in Svezia, probabilmente non l’avremmo detto a giudicare da quel cognome difficile da leggere e più difficile da scrivere che testimonia le origini serbe del padre. Nel 2007 si trasferisce al Liverpool e si guadagna da subito l’etichetta di ‘futuro campione’ nell’Academy dei Reds, ma poi il club della Merseyside nell’ambito dell’operazione non certo vantaggiosa con cui si assicurò il terzino Konchesky, lo rifilò al Fulham. La storia di Kacaniklic con i Cottagers inizia col freno a meno tirato: lo svedese, puntualmente in campo con la squadra riserve, non riesce a trovare spazio con la prima squadra. Così, a fine 2012, Kacaniklic viene prestato al Watford, nella Championship, la seconda divisione inglese. È l’inizio di un sogno: lo svedese gioca benissimo e il Fulham ci mette due mesi a capire che in effetti, questo ragazzino alto 1.80 e che coi piedi, soprattutto il mancino, fa sostanzialmente quello che vuole, può tornare utile e così lo richiama alla base. Kacaniklic esordisce in prima squadra e firma un nuovo contratto, destinato a legarlo al Fulham fino al 2014, con un’opzione per il prossimo anno. La scorsa doveva essere la sua stagione e, per certi versi, così è stato: lo svedese gioca, segna le prime quattro reti in Premier League e si guadagna l’approvazione del suo allenatore Martin Jol, il quale però non lo apprezzerà mai fino in fondo. Di fatti, dopo una più che discreta prima parte di stagione, l’ex manager del Tottenham decide di mandarlo di nuovo in Championship, questa volta al Burnley. 

CARATTERISTICHE – Fisico esile, acerbo per gli standard della Premier League, ma probabilmente la chiave per la sua innata abilità di inserirsi tra gli spazi e di penetrare praticamente ovunque col pallone attaccato a quel delizioso mancino. La buona velocità di Kacaniklic, unita alle sue brillanti doti tecniche, lo renderebbe adatto a ricoprire uno dei due posti tra il centrocampo e l’attacco se Rossi dovesse optare per un 3-4-1-2 o il ruolo di mezzala sinistra nel 3-5-2 visto in questa stagione. Come farebbe a venire alla Samp? Un’offera da 3-4 milioni per il suo cartellino potrebbe far vacillare Martin Jol, che vorrebbe verificare se effettivamente il salto di qualità arriverà presto per Kaca (come lo chiamano in Inghilterra) ma che sa che, con la scadenza del contratto nella prossima estate, il rischio di perderlo è forte qualora lo svedese non giochi abbastanza e quell’opzione di rinnovo per un altro anno non venga attivata. Un’operazione ambiziosa, difficile ma un tentativo sarebbe quantomeno intelligente. Intanto annotatevi il nome, saperlo scrivere bene potrebbe servirvi quando, tra qualche anno, sarà sulla bocca di tutti. 

 

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