Hanno Detto
Conferenza Stampa Sottil: «A Reggio per giocare la nostra partita. Su Coda e Borini…»
Andrea Sottil, tecnico della Sampdoria, ha parlato in vista del match della 16a giornata di Serie B contro il Sassuolo: le parole
Andrea Sottil, tecnico della Sampdoria, ha parlato in vista del match della 16a giornata di Serie B contro il Sassuolo. Ecco le sue parole riportate in conferenza stampa.
REPONSABILITA’ – «Io sono sereno. Parlo spesso col direttore e col presidente. C’è fiducia e confronto. So benissimo che dobbiamo migliorare. Le responsabilità si dividono tra tutti. Io mi prendo e mie».
SASSUOLO – «Il mio e il nostro compito è quello di lavorare sul campo e isolarci da tutto quello che è l’esterno. Siamo noi i primi a non essere contenti. Ho visto una settimana di grande responsabilità, senso di appartenenza. Con voglia di cavalcare e non subire questo momento. Grande concentrazione. Siamo consapevoli che affronteremo una partita tosta, difficile, una squadra di grandi qualità. Ma anche loro non saranno contenti di affrontarci. Andiamo a Reggio Emilia per giocare la nostra partita».
SETTIMANA – «Ho vissuto la settimana in modo sereno, faccio l’allenatore e sono concentrato solo sulla squadra».
MODULO – «Il modulo mi dà certezza. Io faccio sempre analisi lucide. A Palermo era la prima volta che giocavamo con questo ruolo, era normale non aspettarsi una partita spumeggiante. Ma c’era la voglia di fare quello che ho chiesto alla squadra che poi è migliorata col Catanzaro. Mi aspetto un ulteriore miglioramento, abbiamo avuto una settimana in più per lavorare».
DUELLO TRA TUTINO E BERARDI – «Tutino e Berardi sono due giocatori importantissimi. Berardi lo conosciamo tutti, quando ha la palla sposta gli equilibri. Dobbiamo limitarlo. Gennaro è un giocatore forte, consapevole che può fare di più. Era dispaciutissimo per l’episodio del possibile 4-3 col Catanzaro. Abbiamo lavorato con spregiudicatezza e serenità, anche con lucidità e leggerezza. Senza entrare in campo con un mattone sulla testa».
PEDROLA E SEKULOV – «Secondo me ha fatto una buona partita anche Sekulov, che ha potenzialità incredibili che deve far esplodere. Pedrola sta alzando la sua condizione fisica, questa settimana ha lavorato bene anche lui. Tutti giocatori offensivi che mi stanno mettendo in difficoltà per giocare dall’inizio o in corso, diventando armi importanti».
VEROLI – «Veroli lo abbiamo visto poco per problemi di pubalgia. Può fare il quarto basso e il difensore centrale, anche perché siamo un po’ in emergenza là dietro. E’ un ragazzo che ha grandi qualità, lo sto utilizzando nel doppio ruolo. Sicuramente un ragazzo di valore che può darci una mano».
CODA – «Coda sta bene. Lo abbiamo recuperato. E’ a disposizione. Autonomia limitata. L’ho visto bene, molto reattivo».
SILVESTRI – «Io i portieri li tratto come giocatori di movimento. Faccio delle scelte, lo faccio di mestiere. Sicuramente la prestazione di Silvestri non è stata di livello a 360 gradi. Però ripeto il concetto, ho tre portieri anzi quattro tutti forti e faccio valutazioni di campo. Se devo scegliere diversamente, sceglierò».
BORINI – «Borini ancora non ci sarà. Settimana prossima lui e Vieira saranno a completa disposizione. Due infortuni un po’ più delicati».
PANCHINA A RISCHIO – «Io faccio questo lavoro. So benissimo quali sono i lati positivi e negativi. Ti posso dire che sono sereno. Parlo spesso col direttore, col presidente. C’è piena fiducia, c’è confronto. So benissimo che dobbiamo migliorare la classifica ma sono sereno. Le responsabilità si dividono tra tutti e io sicuramente ho un ruolo di responsabilità. Non sono l’unico, io mi prendo le mie. Sono sereno, sono concentrato sulla partita di domani. Come sempre».
TIFOSI – «Comprendiamo i tifosi. Hanno cantato e ci hanno sostenuto per tutta la partita. Io la vedo così, la penso così. L’attaccamento e la passione l’hanno dimostrata durante la partita. A fine partita hanno diritto di fischiare. Ci siamo presi i fischi, li abbiamo portati a casa e ci siamo messi a lavorare. I fischi sono uno stimolo. I tifosi non sono contenti e dobbiamo fare di più».