Salernitana, Colantuono: «Partita alla nostra portata. Ma la Sampdoria non è scarsa»
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In vista della partita di domenica contro la Sampdoria, l’allenatore della Salernitana, Stefano Colantuono, ha parlato in conferenza stampa

In vista dell’importantissima e delicatissima sfida di domenica contro la Sampdoria, l’allenatore della Salernitana, Stefano Colantuono, ha parlato in conferenza stampa. Le sue parole.

SQUADRA – «Sono state due settimane di lavoro intense, sono molto contento dell’atteggiamento di un gruppo impeccabile in termini di disponibilità e professionalità. Abbiamo dovuto dare dei giocatori alle Nazionali e qualcuno non sta benissimo, mi riferisco a Veseli che avverte dolori muscolari. Stesso discorso per Strandberg. Ci dispiace perché, ancora una volta, siamo in emergenza. Da quando sono arrivato non riesco ad avere il gruppo al completo ma abbiamo almeno la possibilità di portare con noi Lassana Coulibaly e Capezzi. Andiamo avanti senza cercare alibi, la partita è importante così come quella di Cagliari. L’abbiamo preparata nel migliore dei modi».

BONAZZOLI O RIBERY – «Fino a questo momento Ribery ha ricoperto quel ruolo, per me può farlo pure Bonazzoli. Farò delle valutazioni anche in funzione delle tante gare che giocheremo in pochi giorni, c’è pure la coppa Italia che scombinerà un po’ i piani. Nella settimana normale ci ritroveremo a scendere in campo in anticipo, quindi il dispendio d’energie sarà superiore».

SIMY – «Simy me lo tengo ben stretto, nell’arco di un campionato ci sono dei momenti in cui sei meno brillante. Ci ho parlato, deve stare sereno perchè ha sempre segnato. Il suo percorso è stato travagliato, forse avrebbe bisogno di continuità. Ma siamo sempre di rincorsa e non possiamo permetterci una gestione singola di tutti gli atleti».

IMPORTANZA DELLA PARTITA – «Ho sempre detto che dobbiamo restare aggrappati al cosiddetto “gruppone” senza perdere terreno, la consapevolezza delle difficoltà ci deve rendere più forti. Ho visto ottimi segnali da parte della squadra, vogliamo battere la Sampdoria e poi concentrarci sulla gara di Cagliari. L’obiettivo è arrivare a gennaio nella miglior posizione possibile per poi fare il punto della situazione».

SOCIETA’ – «Ho abbastanza esperienza per capire non ne stiano soffrendo. La classifica parla chiaro, a noi tocca concentrarci esclusivamente sul rettangolo di gioco. Da qualche settimana abbiamo intrapreso un percorso che ci ha dato discreti risultati, pur avendo giocato contro Napoli e Lazio ho sempre visto una Salernitana battagliera. Dare un giudizio oggettivo sulle gare della mia gestione mi viene difficile: ecco, a me spetta parlare di campo».

SAMPDORIA – «Guai a pensare che la Sampdoria sia un avversario scarso, i calciatori che compongono il reparto offensivo fanno paura. E’ ovvio che rientra tra le gare alla portata della Salernitana, Napoli e Lazio obiettivamente erano fuori portata. Però dobbiamo ripartire dalle cose buone che abbiamo fatto. A Venezia abbiamo vinto, il secondo tempo contro l’Empoli è stato arrembante, a Roma abbiamo avuto due chance per riaprirla e non siamo stati fortunati. Io guardo in casa mia, rispettando le caratteristiche della Samp. Non so se cambieranno atteggiamento tattico, ad oggi hanno sempre giocato con il 4-4-2 ma saremo pronti pure se dovessero cambiare pelle».

L. COULIBALY – «Se giochi col rombo di centrocampo soffri l’ampiezza. Lui ha un bel passo e copre meglio gli spazi, lo vedo bene come mezz’ala. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Sul piano della forza e della corsa è un giocatore presente e importante».

VERGANI – «Lo sto conoscendo da poche settimane, ma è un ragazzo molto interessante».

MANCANZA DEL GOL – «Dobbiamo fare di più, ma tutto sommato ci stiamo provando. In A mica puoi creare dieci occasioni a partita? Ci manca cinismo, a volte siamo stati anche sfortunati. Con l’Empoli abbiamo fatto due gol sfiorandone un terzo. Stesso discorso a Venezia. Col Napoli, primo in classifica, ci siamo proposti bene. A Roma due legni gridano vendetta. Non vedo una situazione così negativa. Ma i numeri parlano chiaro».

GAGLIOLO O STRANDBERG – «Stefan è tornato dalla Nazionale con un problema all’adduttore, oggi si è sottoposto ad esami strumentali. Non sta bene, ma ho ancora 24 ore di tempo per decidere. Non vogliamo correre rischi, le partite ravvicinate e la costante emergenza ci spingono a valutare tutto nei minimi dettagli fino all’ultimo secondo disponibile».

COSTRUZIONE DAL BASSO – «Durante la settimana proviamo tante cose e cerchiamo di riportarle in gara la domenica. Non è un obbligo, ci mancherebbe. Se necessario lanciare il pallone sulla punta non è mica sbagliato. A Roma ci hanno consentito di palleggiare di più, in alcuni casi lo abbiamo fatto anche bene».

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