Hanno Detto
Conferenza stampa Sottil: «Vogliamo dare una svolta al campionato. Col Palermo…»
Andrea Sottil, tecnico della Sampdoria, ha parlato in vista del match della 14a giornata di Serie B in programma domani pomeriggio al Barbera: le dichiarazioni
Andrea Sottil, tecnico della Sampdoria, ha parlato in vista del match della 14a giornata di Serie B in programma domani pomeriggio al Barbera (ore 17.15). Ecco le sue dichiarazioni rilasciate ai canali ufficiali del club blucerchiato.
SCONFITTA PISA – «Post Pisa è stata una settimana tosta perchè per tutti quanti è stato un brutto colpo inaspettato. Ci sono stati confronti diretti utili dove tutti quanti noi abbiamo deciso di svoltare e di dare una svolta al campionato, lo vogliamo fare. C’è stato confronto vero e diretto che c’è stato anche prima ma questo risultato ci siamo riconosciuti perchè quello che siamo come gruppo e perchè siamo la Sampdoria, dobbiamo dare una svolta. Troppe chiacchiere parole confondono».
QUESTA SETTIMANA – «E’ stata una settimana bella, pimpante. Ho rivisto una squadra determinata. La voglia c’è, ora devono arrivare i fatti. Poi anche oggi è stato bello ricevere i tifosi. Ci hanno detto che ci sostengono ma giustamente ci hanno detto che è ora di fare determinate prestazioni».
ULTIME SCONFITTE – «Questo 3-0 a Pisa ha inquinato completamente tutto, ha offuscato tutto. Io sono equilibrato. Io dico che quelle prestazioni non le voglio più vedere. Però è anche vero che quando abbiamo avuto un atteggiamento diverso è arrivato il risultato. Non è una partita che può mettere in discussione tutto. Col Brescia non avevamo giocato male. Abbiamo parlato di testa, di pressione, di Marassi. Io dico basta. Il confronto è stato questo. I dialoghi li riassumo così. E’ arrivato il momento di fare. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità. Io mi fido dei ragazzi, mi fido ciecamente di questo gruppo. Sono sicuro che domani faremo una prestazione di livello. Oggi è arrivato il momento di fare».
SOCIETA ‘ – «La vicinanza della società è importantissima. Ho sempre detto che qui c’è un lavoro, un metodo. La presenza del presidente Manfredi è importante soprattutto in questo momento. Con Accardi ci confrontiamo tutti i giorni. Mi ha scelto, sento la sua fiducia tutti i giorni. Lui si fida di me, io mi fido di lui. Lui ha parlato per sè, il direttore sportivo non deve solo portare a vincere le partite. Io mi sono scelto il mestiere, questa è una grande fortuna. Sono fortunato, me lo sono scelto e lo faccio con grande passione. Voglio arrivare al massimo».
LAVORO – «Lavoro ogni giorno con staff e ragazzi cercando ogni giorno di superarmi. Per me allenare la Sampdoria e portarla dove merita è una possibilità grandissima. So benissimo che è dura. Pensiamo alla categoria. Una categoria dove il vestito è la tuta da operaio, non il frac. Chi gioca contro la Sampdoria dalla prima all’ultima dà il 200 per cento. E noi dobbiamo dare il 300 per cento. Un lavoro di grande responsabilità, sento di averla. E sono determinato insieme ai ragazzi a riprendere un cammino da protagonista. Però capendo che siamo in Serie B. E per uscire da questa categoria bisogna sempre mettere il vestito giusto».
SERIE B – «La Sampdoria oggi è in Serie B. Una categoria in cui la Sampdoria stona. Ma conta il presente. Una categoria dove il vestito da indossare è la tuta da operaio, non il frac».
MODULO – «Vi ho sempre detto che sono abituato a lavorare su due moduli, su delle varianti. Un modulo principale e un’alternativa per iniziare o utiizzarlo a partita in corso. Questo guardando soprattutto le caratteristiche di una squadra che non ho costruito con Accardi ma in cui credo. Ci sono giocatori che una volta raggiunta una condizione fisica importante, anche per caratteristiche di centrocampisti più adatti a giocare in un centrocampo esteso, o giocatori come Pedrola e Sekulov che hanno altre caratteristiche, si è lavorato a prescindere dalle due sconfitte su un modulo che possa portare nel loro habitat naturale determinati calciatori. Lo abbiamo fatto. Mi è piaciuto. E’ piaciuto anche ai ragazzi, lo percepisco».
SILVESTRI – «I portieri sono tutti bravi. Silvestri ha lavorato secondo me molto bene. Gli è servita questa causa forzata, l’ho causata io. E’ un portiere livello, ha fatto la Serie A. Si è messo a disposizione. Come sono contento anche di Vismara per quello che ha fatto vedere».
LA GUMINA – «Antonino è un giocatore che da quando sono arrivato ha avuto atteggiamento e disponibilità totale. Attaccante che sa fare tutto, sa stare addosso. E’ un candidato per giocare dall’inizio. Lo ritengo un giocatore forte».
BERESZYNSKI – «L’infortunio di Bereszynski dispiace come tutti gli infortuni, anche quello di Coda. Bartosz è un giocatore importante, un leader dei compagni. Sono convinto siano dispiaciuti anche loro. Prendiamo atto che dobbiamo aspettarlo, se ne parlerà dopo la sosta di Natale. Sulla fascia di capitano abbiamo le idee molto chiare».
MATCH PALERMO – «E’ una partita tra due squadre che non stanno rispettando le aspettative. Poi c’è sempre il campo e non i nomi. Il campo è giudice sovrano. Sono due squadre di qualità, blasonate, che si giocano sicuramente tanto in termini di riprendere, parlo per noi, il cammino che dobbiamo fare. Il Palermo è una squadra forte, la squadra che ha speso di più e ha giocatori sia nei titolari sia nelle alternative di altissimo livello. Noi le rispettiamo come sempre. Lo dice il loro cammino. Magari non hanno dimostrato il valore che si aspettava. Sarà una partita difficile. Secondo me abbiamo le qualità per metterli in difficoltà».
FERRARI – «Ferrari sta bene, si allena regolarmente col gruppo da parecchie settimane. E’ uscito da quel lavoro che gli abbiamo fatto fare per riprendere la condizione fisica ottimale. A completa disposizione. Come giocatore sicuramente ci darà una mano».