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Giampaolo in conferenza: «Vinciamo per scrivere un pezzo di storia»

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Mister Giampaolo in conferenza stampa: «Vincere anche il Derby di ritorno significherebbe scrivere un pezzo di storia. Formazione? Ho ancora un dubbio in mezzo»

Il countdown è ormai praticamente ultimato: dopo una lunga settimana di attesa febbrile, domani sera sarà finalmente tempo di Derby. La Sampdoria arriva alla stracittadina in ottima forma, reduce da sei risultati utili consecutivi e con un’identità di gioco ormai ben definita e precisa. Il Genoa, invece, dopo un mese e mezzo disastroso che ha segnato la fine dell’era Juric in panchina, sembra aver ritrovato coesione con l’avvento di Mandorlini in panchina, e ad Empoli ha ritrovato una vittoria che mancava ormai da circa due mesi. Difficile dunque dire se ci sia una squadra favorita, anche perché al Derby della Lanterna i valori si azzerano e a fare la differenza è spesso, più che la cifra tecnica delle due compagini, la voglia di portare a casa la vittoria. Per presentare i temi più caldi della partita è intervenuto in conferenza stampa, come di consueto, mister Giampaolo: «A prescindere dagli ultimi risultati che abbiamo ottenuto – esordisce l’allenatore doriano – arriviamo sereni a questa partita, con convinzione e con il giusto animo per giocare una gara così importante. Vincere due derby nello stesso anno non capita dal 1960, abbiamo la possibilità di scrivere un pezzo di storia. Questa è una partita che potrebbe permetterci di migliorare la nostra classifica, dobbiamo giocarla senza fare troppi calcoli ma allo stesso tempo senza perdere la nostra identità. Noi dobbiamo giocare il nostro calcio, facendo le cose che sappiamo fare».

GLI AVVERSARI E I DUBBI DI FORMAZIONE – Il mister si sofferma ora sul Genoa: «Rispetto all’andata qualcosa è cambiato, sono cambiati anche alcuni giocatori. Da loro mi aspetto una partita di grande agonismo e di grande attenzione, ma noi dobbiamo giocare il nostro calcio. L’approdo di Mandorlini? E’ subentrato da 15 giorni, quindi da un punto di vista tattico sono meno decifrabili. Ma questo tipo di partite hanno bisogno anche di qualcosa in più: vince la squadra che gioca meglio a calcio, non quella che dà più calci. Problema trasferta? La proporzioni saranno di 10.000 doriani e di 20.000 genoani, ma i nostri si faranno sentire, non giocheremo in trasferta. La posta in palio, come all’andata, è alta: l’importante, però, è fare la prestazione». Inevitabile una domanda su chi giocherà, ma Giampaolo non si scuce troppo: «Devo ancora decidere la formazione, ho ancora un dubbio in mezzo, che non è legato alla qualità dei giocatori ma alla partita, all’andamento della gara. Ho ancora stanotte per pensarci. Apporto dalla panchina? Quando per chi subentra la presenza in campo è vissuta positivamente, non puoi far altro che aspettarti un buon contributo: chi entra decide la gara perchè la panchina non viene subita in modo negativo. Più si collabora, più si è squadra».

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