2014
Comunicato “Struppa 86”: “Al derby non entriamo”
Dopo il comunicato degli Ultras Tito Cucchiaroni, gli Struppa 86 hanno espresso la propria opinione sulla scelta della Lega Serie A di programmare il prossimo derby della Lanterna alle ore 12:30 di domenica 2 febbario 2014. Di seguito pubblichiamo il comunicato che ci hanno gentilmente inviato:
«Genova è storicamente la città dalla quale parte la scintilla, che si parli di calcio oppure no. I genovesi sono coloro i quali non si piegano al sistema andando a prendersi le briciole da chi impone regole con un po’ di carota e un po’ di bastone. Purtroppo chi ha il potere decisionale è su questo che gioca: “Vi guardate la partita ma all’ora che diciamo noi, voi assistete al teatrino che confezioniamo e noi guadagniamo”. Sanno che il derby è l’espressione massima della nostra passione e fanno leva su questo. Oggi, una volta di più, bisogna decidere se prenderci le briciole o mostrare i denti. Parlando dei derby trascorsi nella nostra mente più che azioni di gioco scorrono le immagini dello spettacolo che abbiamo reso al mondo intero mettendo in scena un tifo che può essere paragonato a poche altre realtà nel mondo.
Per noi “derby” significa questo. Oggi il NOSTRO derby viene svenduto come un qualunque prodotto mediatico e servito sul piatto alle 12:30. Davanti all’ennesimo abuso di una televisione sempre più potente, talmente potente da tenere per le palle due società calcistiche che in nome del denaro non hanno speso mezza parola per mostrare il loro dissenso e tutelare i propri sostenitori, SOCIETÀ VILI, SCHIAVE E COMPLICI DI QUESTO CALCIO a misura di divano e pop corn anziché tifo e passione, davanti a tutto questo non può che esserci una risposta forte e chiara. Chi ritiene che lo show sarà assistere ad una partita di dubbio valore calcistico, ad uno stadio privo dei suoi protagonisti (quelli veri!), senza striscioni, colori ma soprattutto calore, accomodatevi: il “prodotto calcio” è cucinato all’ora di pranzo proprio per voi! A tutti gli altri, quelli che ancora credono che il calcio siamo NOI, diciamo solo di unirsi alla protesta perché come di consueto, anche quest’anno lo spettacolo non mancherà, ma andrà in scena nelle strade… Dobbiamo essere consapevoli che se stiamo zitti oggi non possiamo lamentarci domani.
Chi non si ribella adesso non pianga in futuro per partite giocate di lunedì e ad orari assurdi. Il concetto è uno solo: LA NOSTRA DIGNITÀ NON È IN VENDITA quindi: NOI NON ENTRIAMO! Saremo tanti, compatti, avremo torce, tamburi e tutto quello che volete toglierci, quello che dovrebbe essere normale dentro, sarà fatto di fuori e vi garantiamo che sarà un gran casino. Così vedremo chi avrà il coraggio di entrare nella Sud senza il suo cuore. Ci volete fuori dallo stadio? Ci avrete. Struppa “86”».