CM – Attilio Lombardo: «Samp, mi piaci. E al derby stai attenta…»

«Il derby è una partita a sé, con una storia tutta sua che esula dal campo. L’importante per la Samp sarà stare attenta». Comincia con queste parole l’intervista rilasciata dall’indimenticato blucerchiato Attilio Lombardo ai cronisti del Corriere Mercantile, in cui ha parlato non solo della stracittadina che si giocherà la prossima domenica, ma ha anche detto la sua sulla Sampdoria di Delio Rossi, che nel mercato estivo ha saputo trovare qualche importante rinforzo.

«In partite come queste – ha continuato Popeye, riferendosi a Samp-Genoa – contano molto più le motivazioni che si mettono in campo, anche più della tattica e della tecnica di queste squadre. Poi certo, anche l’inerzia può prendere il soppravvento: se parti bene, magari con un gol, la partita è incanalata». Parola di Lombardo, che di derby ne ha vissuti tanti, che consiglia ai blucerchiati di mister Rossi di «tenere alta la concentrazione tutti i 90′ più recupero, senza mai mollare un secondo e soprattutto senza aver paura».

«Ho visto la Samp dal vivo con la Juve e in televisione con il Bologna e ne sono rimasto ben impressionato. C’è tanta organizzazione – ha spiegato ai cronisti del quotidiano – e i giocatori si conoscono a memoria. Non credo si sia indebolita rispetto alla scorsa stagione». Una squadra, quella vista in queste due prime partite di campionato, in cui si è messo in luce il giovane attaccante Manolo Gabbiadini, che secondo Lombardo «si muove bene, è forte, si intende bene ed è ancora più completo di Icardi», e le cui potenzialità, nonostante l’obiettivo primario sia la salvezza, potrebbero portare la Sampdoria a «guardare alla parte sinistra della classifica».

E’ un Attilio Lombardo quindi, intervistato dal giornale genovese, molto positivo e che riguardo al proprio futuro non si sbilancia, nonostante sia forte il desiderio di ritornare nella società di Corte Lambruschini: «Bisogna chiedere a Roberto Mancini, ma se fosse per me, si sa, sarei a Bogliasco già domani mattina».