2013

Chiesa: «La Samp sta bene, ma il calcio è imprevedibile»

Pubblicato

su

Domani sarà finalmente il giorno di Sampdoria-Parma, match valido per la ventisettesima giornata di Serie A TIM, gara che vale il lato sinistro della classifica e una discreta fetta di salvezza per ambedue le squadre, appaiate a quota 32 punti.
A presentare la sfida, ai taccuini de Il Giornale, ci pensa il doppio ex Enrico Chiesa, cresciuto nella Samp e con grandi stagioni in maglia crociata, e attualmente allenatore degli Allievi Nazionali B della Sampdoria:

Per te, genovese doc, era un’emozione speciale giocare con quella maglia?
«Ovviamente sì, confesso che ogni volta che la indossavo avevo i brividi. La Sampdoria è la squadra che mi ha cresciuto e quella per cui ho sempre fatto il tifo. A Genova ho giocato soltanto tre stagioni, ma sono stati anni bellissimi. Sono sempre riuscito a non sentire il peso della maglia. Le statistiche dicono che sono il genovese che ha segnato di più con una squadra di Genova nella storia del calcio. Un grande orgoglio».

Come mai hai lasciato Genova?
«Arrivò la classica offerta che la dirigenza non ha potuto rifiutare. Mi voleva il Parma e ho accettato il trasferimento anche per le ambizioni della squadra emiliana».

E a Parma che esperienza è stata?
«Credo di aver giocato in una delle squadre più forti degli ultimi 20 anni. Buffon, Cannavaro, Thuram, Crespo, Veron, Sensini, Boghossian e tutti gli altri, eravamo un gruppo fortissimo. Tre stagioni veramente stupende, dove abbiamo anche se abbiamo vinto meno di quello che era realmente il nostro valore».

Parma in crisi, Sampdoria letale in casa: pronostico scontato per domenica?
«Scontato no, però è vero: la Samp sta benissimo, gli emiliani stanno attraversando il peggior momento della stagione. Il calcio è imprevedibile e basta un attimo per ribaltare un pronostico scritto. Certo, se i blucerchiati giocano come hanno giocato ultimamente al Ferraris, per il Parma sarà difficile portare a casa punti».

Chi deve temere la squadra di Delio Rossi?
«Il Parma ha giocatori di assoluto livello, soprattutto in attacco. Ma la Sampdoria non deve temere nulla. Deve solo continuare a giocare come ha fatto nelle ultime settimane».

Tu che eri un grande attaccante, ti piace la coppia Icardi-Sansone?
«Mi piace proprio perché hanno caratteristiche che si amalgamano alla perfezione. Sansone è rapido e tecnico, Icardi attacca la profondità come pochi. Per Eder e Maxi Lopez, che erano i titolari all’inizio, sarà dura riconquistarsi il posto».

L’esperienza da allenatore come procede? Ti piacerebbe un giorno allenare la Samp in A?
«Intanto devo ringraziare la Sampdoria che mi ha dato questa grandissima opportunità. Il settore giovanile è una palestra importante per tutti gli allenatori. È normale ambire sempre al massimo e quindi, come quando ero giocatore, anche in questo caso il sogno è quello di allenare ai massimi livelli. Però c’è tempo e tento di fare il meglio ogni giorno. Solo così sarà poi possibile togliersi delle soddisfazioni».

Exit mobile version