2014
Chiesa a SampTv: «Dobbiamo preparare i ragazzi della Primavera al futuro»
Un Enrico Chiesa a tutto campo quello che parlato nella serata di ieri a SampTv. L’allenatore della Primavera blucerchiata ha tracciato un bilancio di quella che è stata sinora la sua avventura sulla panchina della squadra giovanile del Doria. A partire dagli obiettivi per la prossima stagione: «Quello che io cerco di comunicare ai miei ragazzi è che questo è l’ultimo anno e poi dovranno andare a fare esperienze fuori oppure gli auguro di aggregarsi alla prima squadra. Dobbiamo già prepararli, il nostro compito, della squadra Primavera che è l’ultimo passaggio, è cercare di farli crescere, prepararli al cambiamento, ad uno spogliatoio adulto in cui si vive già di un calcio vero e in cui i risultati sono determinanti».
Si parla anche di stracittadina. Seppur si tratti di Primavera, rimane un momento che catalizza una notevole attenzione: «Il derby anche a livello giovanile è importantissimo. L’ anno scorso il 3-0 in casa e il 3-0 al Viareggio sono stati una grande soddisfazione per tutti quanti, la dimostrazione dell’unità di intenti che aveva questa squadra». Chiesa racconta anche cosa significhi fare l’allenatore delle giovanili e i suoi vantaggi: «Nel settore giovanile la cosa bella per un allenatore è che vedi i ragazzi avere dei cambiamenti straordinari in 4-5 mesi, di carattere, fisici, ma anche di personalità. Scopri qualcosa di nuovo non solo sotto l’aspetto tecnico, ma anche comportamentale».
E pensare che la squadra di Chiesa e la compagine di Mihajlovic si allenano a breve distanza l’una dall’altra: «Noi e la prima squadra ci alleniamo tutti a Bogliasco e io dico sempre ai miei ragazzi che li separano 50 metri di strada, che possono essere sia pochi che tanti. Ringrazio Sinisa perchè ogni volta che ci chiama un giocatore è una gran soddisfazione e un risultato positivo per noi». Il finale è sul bilancio dell’anno scorso: «L’anno scorso abbiamo portato tre squadre, Primavera, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali alle finali, questo vuol dire che il lavoro che è stato svolto dal settore giovanile è stato importante, fatto anche di successi, non solo della crescita dei ragazzi».