2014

Chiesa a SampTv: «Abbiamo un gruppo molto attaccato alla maglia blucerchiata»

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Enrico Chiesa, intervenuto a SampTv, parla del progetto con la Primavera della Sampdoria e del campionato appena concluso.

«È stato un campionato bello, interessante perché a parte la sconfitta di Roma è stato sempre in migliorando, dal ritiro fino ad oggi la squadra si è sempre migliorata. La nostra soddisfazione è questo, vedere tanti giovani crescere e migliorare. Devo dire bravi a quelli del 95′ che sono stati fondamentali per quelli del 96′, li hanno aiutati a crescere e sono stati molto bravi ad essere un punto di riferimento per questi ragazzi, la crescita è stata progressiva sia del singolo che della squadra. La forte unità di intenti ci ha portato fino a Roma».

Quanto è dispiaciuto perdere la possibilità, nel match contro il Bologna, non passare subito ai “final eight”.
«Dispiace perché era l’ultima partita, io ai ragazzi ho chiesto sempre di giocare a viso aperto, purtroppo siamo arrivati a fine stagione un po’ stanchi e un po’ corti e non posso rimproverargli niente perché hanno dato tutto. Il calcio è così, il Bologna aveva in campo tre 94 freschi, era un mese che non lottano più per nulla, per questo era un avversario forte. I miei li ringrazio perché hanno veramente dato tutto».

Il Torino forse aveva qualcosa più?
«Aveva già giocatori di spessore, già ragazzi del 94 o fuori quota, questi hanno già 200 partite, due anni di differenza sono 100 partite e a livello dei ragazzi un’esperienza così fa la differenza. Poi il Torino è partito subito forte, poi è scappato e non lo abbiamo più visto, ma la lotta per il secondo posto era sempre agguerritissima con quattro squadre sempre in lotta, tra cui la Sampdoria.
Nella Samp di quest’anno si è lavorato sul gruppo e sulla squadra, un percorso che abbiamo fatto con Invernizzi, una programmazione in cui crediamo. I ragazzi l’hanno dimostrato, abbiamo tre squadre nazionale qualificate ai play off: gli allievi di Pedone e i ragazzi di Annoni, questo significa qualcosa. A livello di primavera ci possono essere dei punti di riferimento con la prima squadra, nessuno ci ha chiesto di giocare come la prima squadra, a noi ci hanno solo chiesto di crescere, non ci sono segreti, il modulo è una funzione. Non metterò mai un attaccante a fare il difensore. Ma sicuramente un centrocampista se arretrato deve anche saper difendere, noi cerchiamo di adottare un modulo in modo che crescano velocemente e bene».

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