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Chi è Jovic? Il profilo del nuovo attaccante che la Samp sogna di portare a Genova

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Ci sono giocatori che sono in grado di far sognare i tifosi e di suscitare la fantasia anche delle piazze più esigenti. A maggior ragione se portarli a vestire i propri colori significa vincere anche un vero e proprio derby di mercato.

È il caso di Luka Jovic, attaccante serbo di proprietà del Real Madrid accostato nelle ultime ore a Sampdoria e Genoa. E al momento sembrano proprio i blucerchiati la squadra più avanti nelle trattative.

Sono diverse sessioni di mercato che Jovic viene accostato a squadre italiane. La più vicina a mettere le mani sul giocatore sembrava il Milan, in cerca di un giocatore in grado sia di far rifiatare Ibrahimovic sia di fargli da spalla. Poi si è parlato anche dell’Inter ma i campioni d’Italia si sono tirati subito fuori dalla partita, occupati a confermare in rosa Lautaro Martinez e Lukaku.

È a questo punto che sono subentrate Sampdoria e Genoa. Il serbo è chiuso ai Blancos e il Real si è messo in cerca di un club in grado di valorizzare il cospicuo investimento fatto. Lo stesso giocatore si è detto entusiasta di provare un’esperienza in Serie A. Ma c’è uno scoglio enorme. Quello dell’ingaggio. Il ragazzo percepisce uno stipendio di 5 milioni di euro netti a stagione. Decisamente troppi per le casse dei blucerchiati. Ma se gli spagnoli fossero disposti ad accollarsi una parte dell’ingaggio la trattativa potrebbe davvero decollare.

Un arrivo, quello di Jovic, che permetterebbe alla Samp di fare un importante salto di qualità e che farebbe risalire notevolmente i blucerchiati nelle quote Serie A dei principali analisti di settore che al momento danno i ragazzi di D’Aversa a metà classifica. Con il serbo al massimo delle sue potenzialità parlare di Europa League non sarebbe più un’eresia.

Ma chi è Luka Jovic e perché piace così tanto a D’Aversa e Faggiano?

Nato nel 1997 in quella fucina di talenti che è la Stella Rossa di Belgrado, Jovic inizia a stupire fin dai primi mesi di professionismo. Nel 2013/2014 l’attaccante stabilisce uno dei tanti record che collezionerà nella sua pur giovane carriera. Alla prima presenza tra i “grandi” subentra a Ifeanyi Onyilo e va subito a segno nel match Stella Rossa – Vojvodina diventando il marcatore più giovane di sempre della storia del club. Un primato tolto a un’altra leggenda del calcio serbo e vecchia conoscenza della nostra Serie A: Dejan Stankovic.

Nel successivo anno e mezzo Jovic diventa titolare inamovibile della squadra, nonostante la giovanissima età. Alla fine il suo bottino personale nella Super Liga serba reciterà 12 gol in 42 partite. Numeri importanti che attirano le attenzioni delle big del calcio europeo. La più veloce è il Benfica che lo acquista a titolo definitivo versando nelle casse della Stella Rossa due milioni di euro.

Il processo di adattamento in Portogallo, però, si rivela più difficile del previsto. Il ragazzo oscillerà sempre tra squadra A e squadra B e alla fine metterà insieme soltanto 4 presenze in due anni con la rappresentativa principale. Unica nota positiva l’esordio in Champions League, nella gara del 13 aprile 2016 contro il Bayern Monaco.

Jovic si sente frustrato per la mancanza di minuti e decide di accettare l’offerta dell’Eintracht Francoforte che lo prende in prestito per due stagioni. In Germania il giovane attaccante serbo diventa subito protagonista. Il tecnico Niko Kovac gli da fiducia e lo promuove titolare dopo poche gare di adattamento. Il risultato di questa fiducia sono 9 marcature in 27 gare giocate e un ruolo da protagonista nella vittoria della Coppa di Germania arrivata ai danni del Bayern Monaco.

Prestazioni che convinceranno il commissario tecnico della Serbia, Mladen Krstajic, a convocarlo per il Mondiale di Russia 2018. Jovic giocherà solo pochi minuti nella sconfitta dei suoi contro il Brasile ma avrà occasione di rifarsi nelle stagioni successive.

La stagione 2018/2019 è quella della svolta. A settembre arriva la prima rete europea contro l’Olympique Marsiglia. Nemmeno un mese dopo Jovic stabilisce un altro record di precocità. Nella vittoria per 7 a 1 del suo Eintracht contro il Fortuna Dusseldorf va a segno 5 volte e diventa il più giovane calciatore della storia del calcio europeo ad aver realizzato 5 gol in un singolo match.

è solo l’inizio. Jovic, finalmente messo al centro del progetto, trascina i suoi al settimo posto in Bundesliga e porta la squadra fino alla semifinale di Europa League, poi persa ai rigori contro il Chelsea di Maurizio Sarri, futuro campione. Il bottino personale a fine stagione reciterà: 10 gol in 14 presenze in Europa (vice capocannoniere della manifestazione alle spalle del solo Giroud) e 17 gol in 32 partite di campionato.

Il ragazzo è in rampa di lancio e il Real Madrid decide di investire la bellezza di 60 milioni di euro per portarlo in Spagna a titolo definitivo. Ma la pressione per il prezzo così elevato e una situazione interna al club molto tribolata rallenteranno il suo processo di inserimento. Jovic riesce a trovare poco spazio tra i titolari e nonostante le buone prestazioni fornite nelle prime gare finisce ben presto in panchina o addirittura in tribuna. A fine anno le reti saranno 2, gli assist pochi di più e le presenze 32.

Numeri decisamente deludenti che spingono i Blancos ad accettare la richiesta di trasferimento semestrale dell’Eintracht. Il 14 gennaio 2021 Jovic “torna a casa” in prestito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni. L’aria tedesca gli farà subito bene. A tre giorni dal ritorno subentrerà dalla panchina e andrà a segno 2 volte nel 3 a 1 rifilato allo Schalke 04. A fine stagione le presenze saranno 15 e i gol segnati 4. Un rendimento in crescita ma non ancora ai livelli che ne avevano fatto uno dei giovani più in vista dell’intero calcio europeo.

Ma a 24 anni è arrivato il momento del decisivo salto di qualità. E forse potrebbe essere proprio la piazza blucerchiata, da sempre patria di grandissimi attaccanti, quella giusta per Jovic per trasformarsi in un campione e non restare soltanto un giovane di belle speranze.

 

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