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Cessione Schick: meglio l’addio o il prestito per la Sampdoria?
Il futuro di Patrik Schick tiene banco, ma cosa è meglio per la Sampdoria? L’addio o la cessione con il prestito per una stagione, dipende dagli obiettivi e dalla testa del ragazzo
Nel “caso Schick” se così si può definire, ci si continua ad interrogare su quale sia “il miglior interesse per la Sampdoria”. Ma qual sia la cosa migliore è argomento che divide ampiamente l’opinione pubblica blucerchiata. Da un lato c’è chi sostiene che un prestito di Schick dalla Juventus sia deleterio, dall’altra parte c’è chi invece caldeggia l’operazione per vedere un altro anno il talento ceco nel nostro attacco. Ma entriamo nel dettaglio degli scenari che possono prospettarsi guardando anche al carattere del giocatore in questione. A Schick l’idea di approdare alla Juventus piace parecchio, in un certo senso si vede già con la maglia bianconera. Inutile fare ragionamenti sull’attaccamento alla maglia, alla società che gli ha permesso di mettersi in luce in Serie A per un giocatore arrivato da un anno e che vede la squadra campione d’Italia interessarsi a lui. Dall’altra parte Schick però chiede spazio, come già lo chiedeva a Giampaolo quest’anno. Nella Juventus di Dybala, Higuain e Mandzukic (ma non solo essendoci anche Pjaca), sicuramente la titolarità e lo spazio dovrebbe contenderselo. A questo punto c’è da chiedersi se la testa del giocatore, un professionista senza dubbio, potrebbe accettare di essere acquistato dal club bianconero e poi lasciato in prestito alla Sampdoria.
L’INTERESSE DELLA SAMPDORIA: TROVARE IL NUOVO SCHICK O TENERSI IN PRESTITO IL VECCHIO? – L’essere comprato dalla Juventus non garantisce a Schick che, ipotizzando faccia male al suo secondo anno alla Sampdoria in prestito perché demotivato, di avere la maglia da titolare in bianconero al termine della stagione. L’altra ipotesi è quella che faccia bene anche in prestito e al termine del campionato 2017/2018 si trasferisca a Torino. In questo caso alla Sampdoria andrebbe a favore un campionato con un talento sempre in gol, ma si troverebbe a giugno senza una pedina di scambio nel mercato. Sicuramente ricevere dalla Juventus soldi più contropartite tecniche per un giocatore come Schick e averlo in prestito ancora un anno non è cosa da poco, ma se bisogna ragionare in ottica di mercato futuro è una pedina persa. A questo punto meglio puntare ad una nuova promessa, un nuovo Schick, da crescere e lanciare con un po’ di fortuna verso qualche grande squadra che voglia investire su di lui. Questo tipo di gestione ha un lato della medaglia che ai tifosi chiaramente non piace: diventare un cantiere di giocatori senza nessuno che resta per più di una stagione ti impedisce di pensare di poter arrivare a vincere qualcosa. Ma il mondo del calcio, soprattutto a livello finanziario, ti mette davanti al dover sacrificare una pedina importante ogni anno per poter rafforzare l’organico e rimanere con i bilanci in ordine, è cosa nota. Non bisogna dimenticarsi però che centrare il colpo di uno Schick2.0 per il secondo anno di fila, seppur lo scouting della Sampdoria sia ottimo, non è cosa certa. Patrik Schick è arrivato in Italia praticamente da sconosciuto e per lo più una scommessa che il club blucerchiato ha vinto e che deve sfruttare per trarre il meglio per se stessa.