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Cessione Sampdoria, Vidal: «Quattro offerte. Vialli? Pronto a riceverlo»
Cessione Sampdoria, Gianluca Vidal fa il punto della situazione e conferma l’interessamento di diversi soggetti per l’acquisto del club
Gianluca Vidal, trustee del Trust Rosan in cui è contenuta la Sampdoria, ha fatto il punto sull’arresto di Massimo Ferrero, sulla cessione del club blucerchiato, sulle offerte pervenute e sulla figura di Gianluca Vialli a Il Secolo XIX.
ARRESTO FERRERO– «Vorrei precisare una cosa. Io, il team del mio studio, non siamo i commercialisti del gruppo Ferrero. Anzi non siamo proprio commercialisti, nel senso che nelle cronache si assegna al termine. Ci occupiamo di ristrutturazioni aziendali e di operazioni straordinarie: nella fattispecie siamo stati chiamati per gestire i concordati Eleven Finance e Farvem, e io agli inizi per ausiliare il presidente in possibili trattative con potenziali interessati all’acquisto della Sampdoria».
RAPPORTO CON LA SAMPDORIA – «Il mio rapporto con la Sampdoria è sempre stato limitato ai rapporti con i potenziali investitori/acquirenti, ed è oggi esclusivamente una conseguenza del fatto che la società è patrimonio del Rosan Trust, il cui scopo è agevolare i concordati Eleven e Farvem e di definire le azioni di responsabilità nelle società in concordato, ma anche nelle quattro fallite calabresi. Vorremmo aiutare Ferrero, ma non conosciamo i fati: quando si parla dii perizie contabili, bancarotte relative alle vicende della Calabria… noi non c’eravamo undici anni fa, ma neanche cinque o sei, e non abbiamo mai gestito nulla di quelle società».
INTERCETTAZIONI – «A caldo vedersi sbattuti sul giornale quando sai di aver sempre fatto quel che dovevi non è piacevole, perché immagini che qualcuno possa fraintendere. A freddo però no, non ho nulla da nascondere. Anzi hanno resto pubblica quella che è sempre stata la mia coerenza, il mio coraggio di dire più volte a Ferrero “non si può fare” e ritengo di essere stato ascoltato “vendi e pentiti” e gliel’ho detto con franchezza, nel rapporto che mi lega a un uomo comunque con alcune doti eccezionali, in faccia e mai alle spalle: “Non spendere se non li hai”. Ho sempre detto “vendiamo, con i soldi andiamo a definire tutte le questioni aperte e poi sei libero di ripartire”».
REAZIONE FERRERO – «Massimo ci ha ascoltati, la sua famiglia anche, altrimenti non avrebbero disposto la Sampdoria nel Trust per fornire quella finanza che sarebbe servita, e speriamo servirà realmente, a pagare i creditori, tra cui in primis l’erario. Nel Trust in un periodo non sospetto, io e l’avvocato Ponti avevamo già formalmente richiesto e ottenuto di stanziare una parte ella somma della cessione della Sampdoria per definire le azioni civili potenziali e in essere, tra cui le pendenze della Calabria: penso che questo non necessiti di commenti e attesti la buona fede di Vanessa, Giorgio e Massimo».
DUBBI – «Non mi permetto di commentare un’indagine che, come ho spiegato, riguarda fatto e società a me sconosciute, se non per l’azione civile in essere. Però conosco Ferrero, e quando leggo nell’ordinanza di raffinati temi contabili di bilancio… accantonamenti… omissioni.. mi risulta difficile che Massimo fosse capace di questo».
TRATTATIVE – «Come dice spesso Ferrero, spesso da una cosa negativa ne esce una positiva. Nelle ultime ore ho ricevuto quattro contatti di avvicinamento da soggetti rilevanti, che già conoscevo per precedenti collaborazioni. E questo potrebbe velocizzare un processo che lo stesso presidente con la famiglia, pur dicendo il contrario, aveva accettato dovesse avvenire».
ACCELERAZIONE – «Sì certo, così appare oggi».
VIALLI ATTESO – «Nessuno dei soggetti sin qui manifestatisi, che io sappia, ha collegamenti con Vialli. Nulla esclude che questo interesse da parte sua possa manifestarsi a breve. Sono sempre disponibile a ricevere chiunque si presenti seriamente e Vialli certamente è persona serissima, oltre a essere un grande campione e idolo della tifoseria».
REQUISITI – «Tre cose: in primis che non sia un intermediario che “ci prova” solo per prendersi un buon mandato, ma che manifesti il reale investitore interessato; poi che l’interessato dimostri di avere i fondi propri, e non a debito, per fare un acquisto del genere, e infine, ma in realtà come inizio, che il soggetto disponga di fondi tracciabili per l’antiriciclaggio, sia conosciuto come affidabile e rispettabile. Nel frattempo ci impegneremo al massimo con il Trust per portare a termine lo scopo affidato, nei tempi affidati e anche prima, ove possibile, cercando di governare le difficili situazioni e stanziare quanto necessario per dare una risposta alle esigenze di concordati e azioni civili».