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Cessione Sampdoria, il consulente: «Aumento di capitale? È un aspetto complesso»
Cessione Sampdoria, consulente aziendale de Il Corriere dello Sport ha fatto il punto sulla situazione del club: le parole
Alessandro Giudice, consulente aziendale e editorialista del Corriere dello Sport, ha analizzato la situazione della Sampdoria. Le parole a Telenord.
ASPETTATIVE – «Ci sono molti soggetti che hanno voce in capitolo e che devono essere soddisfatti nelle loro aspettative. Ci sono le banche che si aspettano un’offerta congrua, c’è incredibilmente anche Ferrero che è colui che ha portato la Sampdoria a questa situazione di insolvenza e che però avendo messo le quote a garanzia di un trust ha necessità di realizzare una certa somma, altrimenti il suo concordato salta, con le conseguenze che già conosce. Ci sono anche altri attori interessati come l’ex proprietario Garrone, che in passato ha dato delle fideiussioni a Banca Intesa in una operazione di cessione e riacquisto del marchio. Anche una eventuale ristrutturazione del debito, ovvero lo spostamento in avanti delle scadenze o il parziale condono del debito, non si può fare senza stilare un piano che soddisfi tutti i creditori».
OFFERTE – «Quello che è certo – e questa è la fortuna della Sampdoria – è che ci sono due soggetti che sono pronti a fare sul serio, Radrizzani e Barnaba, che conosco ed è una persona serissima, che ha una carriera brillante alle spalle. Loro cercheranno di fare un’operazione che ovviamente deve quadrare per i loro investitori, nessuno a questi livelli fa operazioni d’istinto, devono essere operazioni che abbiano un senso economico. Se oggi non si è arrivati ancora a una soluzione è perché la situazione della Sampdoria è complicatissima».
AUMENTO DI CAPITALE – «È materia di legali, è un aspetto molto complesso. Se ci sarà la possibilità di farlo, per come conosco Alessandro Barnaba, sicuramente lo farà. Senza dubbio c’è il rischio concreto di andare in una battaglia legale con Ferrero. Oggi la Sampdoria è una società che non vale quello che viene chiesto a entrambi i pretendenti perché negli ultimi anni ha accumulato enormi debiti rispetto alla sua dimensione. È un club in perdita, che non ha ancora approvato il bilancio 2022. In più l’indebitamento è ulteriormente aumentato. Chiunque acquista la Sampdoria sta cercando di fare quadrare dei pezzi che in questo momento non quadrano. Ferrero ha un’asticella: essendo stato omologato un concordato riferito ad altre sue aziende, e avendo posto le azioni della Sampdoria a garanzia, bisogna dare 30 milioni per garantire questo concordato. Poi c’è il sistema bancario, che ha necessità di garantire almeno una parte dei finanziamenti che ha concesso. La somma di tutte queste aspettative ci porta ben oltre quello che è il valore economico della società. La situazione della Sampdoria è drammatica e io sono contento che ci siano due gruppi seri che se ne stanno interessando».