2014

Cesena – Sampdoria, le pagelle: Sansone fulmineo, Soriano guerriero

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Romero 5,5: Oggi le sue mani sono scivolose e la palla non gli resta mai ancorata ai guantoni. Accade nel primo tempo, quando deve intervenire in due tempi su un cross dalla destra, accade sul gol di Lucchini, quando si ritrova la palla addosso quasi casualmente e serve la ribattuta all’ex difensore doriano. Appare poco concentrato anche sulla traversa di Cascione.

Regini 5,5: Non è sicuramente la miglior prestazione dell’esterno doriano. Nel primo tempo soffre moltissimo gli inserimenti di Defrel, poi nel secondo tempo, con più spazio a disposizione, prova a incidere in fase offensiva, ma oltre a non trovare mai un cross vincente, non incide.

Gastaldello 6: Soffre un po’ Almeida di testa, con il portoghese che riesce a svettare più volte, ma per il resto riesce a fare il suo lavoro. Nel secondo tempo è bravo a chiudere il contropiede di Defrel.

Silvestre 6: Gioca un’ottima partita in difesa per poi dimostrare di essere bravo anche in fase di uscita: negli ultimi 20 minuti di gara, infatti, lavora come il Campagnaro dei vecchi tempi, attaccando lo spazio e portando la palla dalla difesa all’attacco. Due interventi al limite in area di rigore che tengono in apprensione il Doria, ma con le buone o con le cattive l’ex Inter fa il suo.

De Silvestri 6,5: In fase difensiva non ha problemi con Mazzotta, che non gli crea problemi, nel secondo tempo quando la Sampdoria ha bisogno di assediare l’area del Cesena per recuperare lo svantaggio mette il turbo, corre e combatte. Nell’azione che porta all’autorete di Nica è inarrestabile in ogni suo intervento e in ogni passo.

Palombo 6: Da difensore rende benissimo, ma in fase di costruzione non è assolutamente performante. In mezzo al campo offre sostanza e forza, soprattutto quando c’è da intervenire con forza e non necessariamente con precisione.

Obiang 6: Vuole dare di più in fase di costruzione e prova due volte la conclusione dalla distanza: scelte errate, perché non ha il piede né ha lo spazio per farlo. Entrambe le volte gli va male. In compenso però in fase di copertura è ottimo, giocando quasi come ariete di Regini. Da premiare per l’inserimento nel finale che gli potrebbe valere il KO.

Soriano 6,5: Ha sempre la meglio sul suo avversario, Giorgi, e a centrocampo è il padrone. Costruisce, si inserisce e serve tutti gli assist di giornata: parte dal suo destro il cross che Eder di testa manda fuori, così come è suo il passaggio sul quale arriva il tacco di Okaka. È ingenuo, però, sul fallo che dà il via al gol del Cesena: un intervento inutile che costa a tutti.

Gabbiadini 6: Si accende poche volte, ma quando lo fa è pericoloso. Non nel primo tempo, quando non solo gli proibiscono di calciare l’unica punizione dalla quale potrebbe realmente far male e calcia male e troppo spesso, ma nella ripresa. Il modo in cui arriva alla conclusione respinta da Lucchini è di spessore. Serve di più, però. (Dal 26′ st. Sansone 6,5: meriterebbe tantissimo, perché quando entra in campo spacca sempre la partita con la sua velocità. Trova il palo a negargli una gioia meritatissima).

Okaka 6,5: Corsa, conclusione e anche un colpo di genio con un tacco che vuole emulare Bettega. Dare un giudizio all’attaccante italiano ci porta a essere sempre scontati e ridondanti, perché le prestazioni – tutte fotocopie – sono sempre ottime. 

Eder 6: Riesce a sbagliarle praticamente tutte. Ha tre occasioni nitide da poter sfruttare durante i novanta minuti e tra un palo esterno e la voglia di concludere di prima intenzione non trova mai lo specchio della porta. Fa tanto movimento e costruisce tantissimo in fase offensiva. (Dal 34′ st. Bergessio 6: ha la palla del KO sul suo piede, ha le qualità per superare Leali al meglio, ma oltre a leggere benissimo il lancio di Okaka non riesce ad andare, mancando la rete che cambierebbe la sua storia e quella della partita).

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