Hanno Detto
Cerezo: «A Genova il derby c’è tutti i giorni»
Toninho Cerezo, ex calciatore della Sampdoria, ha fatto il punto sul Derby della Lanterna contro il Genoa: le sue parole a La Gazzetta dello Sport
Toninho Cerezo, ex calciatore della Sampdoria, ha fatto il punto sul Derby della Lanterna contro il Genoa: le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
DERBY TUTTI I GIORNI – «Se vieni a giocare a Genova, devi sapere che lì è derby tutti i giorni. Ovunque abiti, avrai sempre un vicino genoano o doriano. Genova era ed è rimasta un ambiente unico dove vivere per un calciatore. Quando giocavo nella Samp, abitavamo tutti in un fazzoletto di pochi chilometri. Frequentavamo gli stessi posti. Anzi, adesso posso dirlo».
RETROSCENA – «Se sapeste quante feste ho fatto a casa mia negli anni da giocatore, dove venivano regolarmente anche i genoani. Il bello di Genova è che la gente ti lascia vivere, non c’è pressione, però poi i derby sono sempre meravigliosi».
PAURA DI RETROCEDERE – «Scacciate la paura. Con una classifica da sistemare, la chiave è la forza del gruppo. Ho visto la partita di Verona in tv. La squadra ha marcato bene, ma ha pure giocato poco. Nella mia Samp c’erano un paio di teste dure – una era Vierchowod – ma impor- tantissime. Anni favolosi, con un maestro come Boskov. Sapete, se mi volto indietro, non ricordo una volta in cui lui si sia veramente arrabbiato».
RICORDI – «Ci volevamo bene. E ce ne vogliamo ancora oggi. C’era un presidente che scherzava. Ci sentivamo forti. Come Vujadin gestiva il gruppo, mai ho visto nessuno. Però quando ci siamo visti a cena l’ultima volta, li ho guardati e posso garantirlo: il più bello resto io».
BARETTO – «Un posto da sogno, tenevo aperto sino alle 23, sole, mare e la caipirinha più buona del mondo. Poi, tutti in discoteca. Erano arrivate anche due splendide ragazze dal Brasile. Pensa che una delle due si è persino sposata a Santa Margherita… ma ora testa al campo. Sono fiducioso. Divertitevi. Perché più bello del derby di Genova, non c’è nulla».