Castellini: «Spero di poter aiutare. Pozzi carico più che mai» - Samp News 24
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2013

Castellini: «Spero di poter aiutare. Pozzi carico più che mai»

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Alla sua terza stagione in blucerchiato, Paolo Castellini è l’uomo d’esperienza per lo spogliatoio della Samp: dopo una lunga carriera, spesa tra Torino, Parma, Roma e Siviglia, è arrivato a Genova e si è messo a disposizione. A 34 anni, è al suo diciottesimo ritiro, pur ricominciando con il solito entusiasmo. Anche se la sua permanenza non era così certa qualche tempo fa: «A gennaio c’era la possibilità di partire, ma avevo deciso di rimanere perché pensavo ancora di poter essere utile – conferma il terzino al “Corriere Mercantile” – fino a tre giornate dalla fine ho giocato poco, poi mi sono ritrovato in campo». Tra l’altro, nel momento più complicato, quando si doveva chiudere il discorso salvezza: «Il traguardo era lì, ma non arrivava. Forse ho pensato, quando sono diventato titolare, che un po’ d’esperienza non poteva esser nociva». La società, pur puntando sui giovani, lo ha riconfermato: «E’ il segno che ho dimostrato qualcosa e che posso essere ancora importante».

Avendo giocato anche in Liga, Castellini può illustrare le differenze nella preparazione: «In Spagna, c’è un’attenzione attenuata nella corsa, specie nei primi giorni. Si lavora principalmente sul pallone, ma negli ultimi anni c’è stato un adeguamento – racconta l’ex Betis di Siviglia – anche perché ormai c’è un’internazionalizzazione anche nel mercato dei preparatori atletici e la varie scuole calcistiche tendono ad assomigliarsi sempre più». La noia dei ritiri si può combattere, specie con gli scherzi ai compagni: «Confermo. Ma è anche vero che sull’argomento, tra colpevoli e vittime, regna l’omertà – confessa il difensore – Li fai, li subisci, te li tieni. Cose leggere, con qualche punta di cattiveria». Ci si chiede quale sia lo scherzo più riuscito da raccontare: «Posso dire solo il nome del complice: Ferrante, ai tempi del Torino. Di più non posso dire. Se ci ripenso, mi viene ancora da ridere». Poi, alla fine, Castellini cede e racconta: «Passando dal terrazzo, entrammo nella stanza di due compagni lasciando un dono imbarazzante, occultato nella maniera più opportuna – confessa l’ex Toro – e quelli, attribuendosi l’un l’altro la responsabilità del cambiamento ambientale, finirono per litigare».

Oggi, invece, si domanda quali possono essere i giocatori più burloni dello spogliatoio blucerchiato, ma Castellini si fa serio: «Rispondo al contrario. Non ho mai visto un Pozzi così concentrato e carico – risponde il terzino – vuole lasciare il segno su questa stagione. Potrebbe essere una rivelazione inattesa e, se la condizione lo assiste, in area ce ne sono pochi come lui». La Samp potrebbe avere un nuovo aspetto per la prossima stagione, a giudicare da questi primi giorni: «Presto per dirlo. L’anno scorso il mister ha avuto buone intuizioni, come Palombo centrale, mentre Krsticic, Obiang e Icardi hanno fatto un’ottima stagione – prosegue il giocatore blucerchiato – partiamo da una buona base, perché l’ossatura è in gran parte quella dell’anno passato e sappiamo le cose di cui abbiamo bisogno». Per Castellini, invece, ci potrebbe essere più spazio: «Avrò quel che mi meriterò, affronterò il ritiro come uno ad inizio carriera».

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