2013
Castellini: «Preparazione durissima, ci servirà. Gabbiadini? Straordinario, ma…»
Paolo Castellini è un importante uomo spogliatoio della Sampdoria nonché un elemento di sicuro affidamento che Delio Rossi, nel momento del bisogno (come accaduto contro il Benevento), mette in campo senza troppi problemi, nonostante l’età avanzata e una condizione fisica non più brillantissima. L’ex Parma e Betis, intervistato dal Corriere Mercantile, ha parlato della prima sfida del campionato, quella con la Juventus: «Mi sono bastati cinque minuti per capire che avevano una marcia in più rispetto alla Lazio. La qualità e la cattiveria agonistica sono quelle che hanno garantito ai bianconeri di dominare negli ultimi due campionati. Si cambia marcia rispetto al precampionato? Marsiglia a parte, non abbiamo affrontato grosse squadre, ma abbiamo comunque svolto un lavoro molto intenso sui piani fisico, atletico e tattico. E’ stata una delle preparazioni più dure della mia carriera, ma sono convinto che ne raccoglieremo i frutti strada facendo. Credo che sia un grandissimo stimolo affrontare i più forti in Italia, forse in Europa. Non sarà certo facile, ma quelli che di noi andranno in campo proveranno a dimostrare di poter reggere l’urto di una squadra oggi come oggi senza rivali».
L’esperto difensore della Sampdoria ha poi detto la sua sul campionato blucerchiato: «Nella scorsa stagione abbiamo vissuto alti e bassi quasi identici nel percorso, tra andata e ritorno. Stavolta sarebbe bello partire comunque forte, mantenendo però quella costanza di rendimento che un anno fa ci è mancata. È un campionato che ha visto molte medio-piccole rinforzarsi, come il Parma. Bisognerà lottare, ma abbiamo quel che serve per raggiungere il traguardo. I giovani? Credo che i nostri ragazzi siano sulla buona strada, alcuni si sono già imposti ma sono consapevoli del fatto che verranno aspettati al varco. Quanto ai “nuovi”, tra acquisti e rientri dai prestiti, credo che siamo in presenza di giocatori interessanti e di prospettiva. A noi più esperti va il compito di dare l’esempio, di non dare nulla per scontato».
Infine, Castellini elogia Gabbiadini: «Non sta certo a me scoprirlo. Ha doti non comuni e ha cominciato a evidenziarle. Ma in questo momento è opportuno, da parte di tutti, non mettergli troppa pressione, per aiutarlo a diventare fondamentale».