2015
Castelli: «Il fondo del Ferraris è marcio, non basta rizollare»
Ancora una volta si torna a parlare del manto erboso del Ferraris, ancora una volta lo stadio di Genova torna a far parlare di sé per le sue condizioni che niente hanno a che fare con il palcoscenico della massima serie. Giovanni Castelli, agronomo della Lega Calcio, non usa mezzi termini per spiegare quali siano le reali condizioni del Ferraris, a cominciare dal fondo. «Il campo da gioco è come un letto e il substrato è il materasso. Ecco, il materasso del Ferraris è marcio», afferma l’esperto, nell’intervista rilasciata a Il Secolo XIX. «Occorre un intervento strutturale». Come? Scavando almeno a 35-40 centimetri di profondità e portando via tutto il materiale, «Che ormai è del tutto compattato, non te ne fai più niente».
Volumi non indifferenti che comporteranno disagi non da poco: «Si tratta di circa 3200 metri cubi, quindi più di 150 autotreni che vanno e vengono dallo stadio. Tanto più che al Ferraris c’è la complicazione dell’accesso, possibile solo attraverso il tunnel con scivolo sotto la gradinata Sud, dove gli autotreni non passano, si possono usare solo dei trattori col rimorchio».
La spesa dell’intervento sarebbe ben superiore ai 300 mila euro trapelati, che riguarderebbero solamente il substrato, il “materasso”. E poi, altro problema, quello relativo al sistema di drenaggio: «Altro punto da considerare. Verosimilmente il problema è il materasso, ma solo intervenendo vedremo come sta la rete, il sistema di drenaggio: se i recapiti fognari sono efficaci per lo smaltimento». In ultimo, una battuta sull’adeguamento sull’impianto di riscaldamento del campo: «Genova e Parma hanno una deroga, perché gli ultimi anni non avrebbero avuto rischio gelivo. Ma non è così vero. Nevica a Gerusalemme… Anche l’aspetto del riscaldamento del Ferraris va affrontato».