2013

Cassano fa mea culpa: «Ho fatto il 50% di quello che potevo, colpa mia»

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La sua straordinaria qualità tecnica è controbilanciata da un carratere complesso, ma l’Antonio Cassano che si racconta a “Confessione Reporter” è un Cassano tranquillo, e al microfono di Marco Tardelli, suo ct nella Nazionale Under-21, ritorna sulla sua carriera, costellata di grandi giocate e grandi errori: «E’ stata colpa mia se non ho avuto una carriera migliore: pensavo che con la sola qualità si andasse avanti. Ho giocato in grandi squadre, ma ho sempre fatto poco. Ho fatto il 50% di quello che potevo, ho sempre avuto un modo di allenarmi non professionale».
L’ultimo trasferimento dal Milan all’Inter riporta invevitabilemente il ricordo a quella sera di ottobre quando rischiò la vita: «Nel tragitto verso l’ospedale, quando ho avuto l’ictus, non essendo credente ho pensato: “Se c’è qualcuno, fa che possa rivedere mio figlio”Ho avuto paura ma non della morte, era paura di non rivedere mio figlio».

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