2014

Caso sponsor: Sampdoria tra le sette abbandonate

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La nostra SerieA è afflitta da diversi problemi. Il livello delle squadre non è più all’altezza di un decennio fa, e i risultati delle italiane in Europa ne sono la dimostrazione. La sempre minore liquidità a disposizione dei club, mentre all’estero c’è chi spende quasi 80 milioni per Di Maria. Gli stadi comunali, nella maggior parte dei casi maltenuti e abbandonati a loro stessi, che attraggono sempre meno tifosi. Per non parlare della tessera del tifoso, delle trasferte “blindate”, di chi costruisce uno stadio nuovo e il prefetto gli impedisce di usarlo, e chi più ne ha più ne metta.

Adesso un’altra questione affibia al nostro campionato una ulteriore etichetta negativa. La vicenda legata agli sponsor. Infatti, ormai a ridosso dell’inizio stagione, sette squadre non hanno ancora trovato chi è disposto a spendere per comparire sulle loro magliette. Tra queste, purtroppo, configura anche la nostra amata Samp.

Che l’aria stesse cambiando negli ultimi anni era evidente. Qualche anno fa nomi di multinazionali e finanziarie internazionali addobbavano le casacche dei club italiani, ora piccole sigle, in alcuni casi sconosciute ai più.

Sperando che Ferrero metta a segno ancora una volta un colpo dei suoi e trovi al più presto un accordo con un gruppo disposto a elargire denaro, riflettiamo sulla triste situazione in cui versa la nostra massima serie. 

Come fa notare il quotidiano La Stampa, in Italia TIM per marchiare la SerieA spende poco più di 15 milioni di Euro a stagione, a Barclays, per targare la PremierLeague, rischiano di non bastare 50 milioni di Sterline.

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