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Caso Juventus, De Siervo: «Auspicio che la sanzione possa essere riconsiderata»
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha affrontato diversi temi del calcio italiano ed europeo: le dichiarazioni
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha affrontato diversi temi che riguardano il calcio italiano ed europeo, tra cui il caso Juventus, gli effetti del Covid e la Uefa. Ecco le dichiarazioni.
COVID – «I problemi hanno origini antiche. Il Covid ha poi creato perdite di 1,2 miliardi nell’indifferenza della politica: ha aiutato tutti ma non ha dato nulla al calcio. In più dobbiamo lamentare l’atteggiamento egoista dei calciatori: non hanno rinunciato praticamente a nulla per aiutare il settore che lautamente li paga».
18 SQUADRE IN SERIE A – «Improbabile si possa scendere a 18 squadre. Almeno adesso. Fornirebbe un alibi a chi compra i diritti per pagarli meno. Perderemmo il 20% di partite, la Uefa ne avrebbe invece il 70% in più».
SUPERLEGHE – «Sono molto preoccupato per la crescita delle “superleghe”, ossia Champions e Premier, espone i campionati nazionali a un grave pregiudizio perchè rischiano di vedere comprimere la loro base di ricavi. Il super affollamento dei calendari prelude a una crescita di valore, ad esempio della Uefa, che vuol passare da 3,5 a 5 miliardi di ricavi con la nuova Champions. Ed è evidente che questo tende a premiare un numero circoscritto di squadre: più soldi a poche, meno alle squadre medie, creando un effetto distorsivo che si vede già in Francia e in Germania, dove vince sempre la stessa».
CASO JUVENTUS – «Il mio disappunto è per il fatto che si sia voluti intervenire in costanza di campionato: questo può essere un elemento di alterazione. Per il resto parliamo finora di ipotesi di reato e procedimenti aperti: l’auspicio è che questa sanzione per le plusvalenze possa essere riconsiderata perchè assimetrica sia al livello europeo, sia italiano».
TIFOSI – «Chi fischia l’inno lo fa perchè la Lega rappresenta il potere ognuno si ricorda se gli hanno negato un rigore, mai la decisione a favore. Ma i nostri indicatori ci dicono altro: le presenze negli stadi aumentano progressivamente, gli ascolti tv sono in crescendo. E siamo primi in Europa per i follower su Youtube».