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Caso Ferrero, la Guardia di Finanza: «Sottratti soldi alla Samp»
La Guardia di Finanza fa chiarezza sull’indagine in corso a carico del presidente Ferrero
L’indagine del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, nell’ambito dell’operazione “Fuori gioco” che coinvolge il presidente Massimo Ferrero, a carico del quale è stato aperto un fascicolo anche da parte della Procura della FIGC, investe anche la Sampdoria. A spiegare il coinvolgimento è il colonnello della Guardia di Finanza Gianluca Angelini: «La Sampdoria Calcio risulta in parte soggetto leso perché ha subito a suo danno una appropriazione indebita, ma risponde di un reato tributario perché ha contabilizzato le fatture false avendo un indebito vantaggio fiscale evadendo l’iva di circa 200mila euro».
«Le nostre attività investigative – riporta Primocanale – hanno preso le mosse da alcune transazioni anomale e gli approfondimenti di indagini hanno ricostruito un sistema fraudolento con la finalità di drenare risorse dalle casse sociali della Sampdoria Calcio per poi riutilizzarle per altre società del gruppo di Ferrero. Lo strumento utilizzato è quello delle fatture false. La Sampdoria ha ricevuto fatture false da altre società del gruppo Ferrero. Pagando queste fatture ha fatto fuoriuscire dai suoi bilanci oltre 1,2 milioni di euro, denaro usato poi per sanare i debiti o finanziare la produzione cinematografica di altre società del gruppo». C’è anche un secondo filone: «Riguarda le finte controversie di lavoro dalle quali il principale indagato è riuscito a ottenere 500mila euro simulando, appunto, controversie con società a lui riconducibili, e ottenendo così accordi transattivi che hanno permesso di impiegare queste somme per l’acquisto di un immobile a Firenze».