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Caso Eto’o – Olinga, Gardi: «Azione legale inevitabile, ignorati dalla Sampdoria»
Prima la conferenza stampa, adesso l’avvio dell’azione legale. La questione Samuel Eto’o vs Sampdoria non sembra essere alle battute conclusive, anzi. A parlare, ai microfoni di Primocanale, sono gli avvocati che gestiscono la pratica e rappresentano Samuel Eto’o e Olinga. Il tempo è scaduto, la Sampdoria non ha voluto sedersi ad un tavolo per trovare una soluzione che andasse bene ad entrambi, anzi pare che non si sia fatta più viva, come affermano gli avvocati Gardi e Tolentino.
«Abbiamo avviato un’azione legale nei confronti della Sampdoria, che non si è più fatta viva. Personalmente ho interrotto i rapporti nel mese di febbraio. Il signor Eto’o non ha più avuto contatti col presidente da un mese e mezzo a questa parte. Diciamo che stanno lavorando di più i legali – afferma Gardi -. Samuel è rimasto molto deluso dal fatto che aveva molta fiducia nel presidente e in Romei. Sperava di riuscire a trovare un accordo bonario, sia per il suo entourage che per Olinga. Nessuno si è fatto avanti dalla società, anzi non hanno risposto a una proposta fatta dall’avvocato Tolentino. Non vedo possibilità di evitare un’azione legale che è stata avviata in questi giorni».
Avvocato Tolentino chiarisce i termini della questione: «Si solleva il problema di un inadempimento contrattuale. Noi riteniamo che ci sia stata una proposta da parte della Sampdoria. Inizialmente una bozza al 4 marzo, che poi ha trovato una versione definitiva al 21 marzo 2015. Questa proposta è stata successivamente accettata da Olinga il 23 marzo».
In questa proposta venivano indicati i termini economici e quelli temporali. Continua Gardi: «Si parlava di un ingaggio di quattro anni. Ci sono tutti gli elementi per considerare quella una proposta e, nel momento in cui quella proposta viene accettata, si forma quello che si chiama vincolo contrattuale. C’è stata nel mese di maggio 2015 una corrispondenza tra la Sampdoria e l’Apollon, la squadra dalla quale proveniva Olinga. La Sampdoria si impegnava a corrispondere il salario di Olinga. Segue un’altra corrispondenza nella quale veniva convenuto l’allenamento estivo del giocatore. Dietro l’Apollon c’è uno degli agenti più importanti d’Europa. Se personaggi di questo livello si muovono, lo fanno perché ci sono delle cose chiare. Nelle scorse settimane si parlava di appunti su un quaderno e di email. Qui ci sono dei contratti e sia l’Apollon sia Olinga vogliono adesso far valere questi contratti in sede legale. Per quanto riguarda Eto’o, procederà anche lui contro la Sampdoria. L’ultima affermazione dell’avvocato Romei che dice che abbiamo chiesto 400 mila euro. Vorrei capire chi glieli ha chiesti? Dove sono le prove? Questo è un inquinamento dei fatti che non va bene. Noi in sei mesi abbiamo fatto di tutto per venire incontro alla società ma da parte loro non c’è stata la minima intenzione di chiuderla in maniera consensuale».
Eto’o comunque avrebbe fatto della situazione una questione di principio: «Samuel ha un carattere molto forte. Non ha voluto cedere a una trattativa con la Sampdoria per delle cose che crediamo gli spettino. Il presidente crede di avere ragione. Sono due caratteri forti. Non sono arrivati a una cifra che rendesse contenti entrambi. L’Apollon ha provato a venire incontro alla Sampdoria. L’idea che mi sono fatto è che il presidente con cui ho avuto un ottimo rapporto prima di questa vicenda ha voluto avere cifre talmente basse per chiudere che certi personaggi non accettano. L’Apollon non ha l’urgenza di incasso che permette di accettare qualunque proposta. Uguale per Eto’o e il suo entourage. Preferisce rinunciare adesso per una questione e avviare un’azione legale per ottenere ciò che riteniamo giusto».
L’avvocato Tolentino, dato il silenzio della Sampdoria, non vede altra alternativa: «Posso dire che Gardi ha cercato di trovare soluzioni. Sono stato interessato successivamente e ho provveduto a trasmettere una lettera alla Samp dove ho riepilogato non solo la narrativa ma anche le conseguenze che possono esserci. Ho invitato a proporsi per un incontro con spirito costruttivo. Ho fatto il necessario. Non ci rimane altro da fare che procedere in sede giudiziale. Il contratto ha la clausola compromissoria, art. 30 dello Statuto, per cui valuteremo se procedere con la giustizia sportiva o in via ordinaria».
Gardi, che gestisce anche il giovane attaccante Olinga, ha precisato che il suo assistito è vittima della situazione: «L’azione è contro presidente e avvocato. Olinga è stata la vittima di questa storia. Ha sofferto senza meritarlo. Giocare nello stesso club con Eto’o era il suo sogno. Piano piano c’erano cose che non gli tornavano. Mi faceva domande. Io cercavo di dirgli che tutto si sarebbe risolto. Invece ha sofferto tanto. Samuel vuole andare fino in fondo in questa storia. Non importa la tempistica. Vuole che la gente sappia cosa è successo. Vuole che le persone escano da questa storia come meritano»
L’avvocato Tolentino detta il tempo alla Sampdoria e il tempo sta scadendo: «Noi ci siamo fatti avanti, ma non c’è stato riscontro. Le chance di chiuderla in via bonaria si stanno allontanando. Non era l’intento di Olinga, che nonostante si sia lamentato dall’agosto 2015, non c’è stato nessun riscontro da parte della Samp. Questo deve colpire non solo dal punto di vista giuridico ma anche per interrogarci sulla condotta di una dirigenza che va oltre al giocatore come persona umana che si è affidato a delle persone, ma che ha dovuto constatare che la fiducia era mal riposta».