Editoriale
Caro Babbo Natale, vorrei… un vero bomber
Lettera aperta a Babbo Natale, nella speranza possa accogliere la mia richiesta e salvaguardare il futuro della Sampdoria
Caro Babbo Natale,
forse è un po’ tardi per scriverti la letterina. Per farmi perdonare dello scarso preavviso, mi limiterò a un solo regalo per questo 2019. Non pretendo molto. Ti chiedo un attaccante, un bomber vero.
Aspetta, non vorrei che poi la Befana mi portasse il carbone anziché i dolcetti. Fabio Quagliarella è un bomber, però ha bisogno di tempo e fiducia per tornare quello della passata stagione. Sì, hai ragione: c’è anche Manolo Gabbiadini, ma non possiamo aspettarci una giocata a ogni partita in grado di scacciare ogni problema. Gianluca Caprari? E se l’uomo nero ce lo porta via?
Insisto. Voglio un bomber vero. So che è difficile esaudire questo mia richiesta, ma lo voglio davvero. Dicono che la magia del Natale realizzi ogni desiderio, io ci credo. Non farlo per me, pensa alla mia Sampdoria che non sta attraversando un periodo semplice e potrebbe terminare la stagione con un sorriso amaro in volto.
Ci servono i gol, capisci? Non possiamo sperare di salvarci solamente con gli 0-0 o grazie al vento che decide di tirare qualche volta dalle parti del “Ferraris”. Facciamo così: il nome lo scegli tu, non voglio risultare troppo pretenzioso perché non lo merito. Mi auguro con tutto il cuore che sotto l’albero ci sia un bel pacchetto da scartare. Di quelli che aspetti da tempo, apri e non rimani deluso. Non è un capriccio, lo giuro. Grazie, Babbo Natale. Nella speranza che il prossimo anno debba chiederti un dono meno impegnativo.