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Bagnasco sul Ferraris: «Oggi ci troviamo a dire delle fake news»

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Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia, è intervenuto in merito alle polemiche sullo stadio del Genoa e della Sampdoria: le parole

Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia, ha desiderato esprimere la propria opinione in merito alle polemiche che circolano sulla ristrutturazione del Palasport di Genova e sullo stadio Luigi Ferraris. Vi riportiamo le sue dichiarazioni riprese da Telenord:

TIFOSI – «Qui sta diventando veramente follia, di campagne elettorali ne ho fatte tantissime senza dare colpe, ma ci troviamo di fronte a dei tifosi, sostanzialmente, di due grandi squadre: il Genoa e la Sampdoria (militanti in Serie A e Serie B). Avranno il diritto che pagano gli abbonamenti, queste persone di vedere le partite in una certa maniera e di avere uno stadio che sia a norma anche per fare altri eventi».

FAKE NEWS – «Oggi ci troviamo qua a dire delle fake news, perché indipendentemente da Marco Bucci, da Orlando, ma non si possono (è questo che fa male alla politica in generale) proprio dire delle notizie false. Noi stiamo dicendo che i tifosi hanno bisogno di una struttura nuova, i giovani hanno bisogno di un posto dove andare ad ascoltare un concerto. Se nei tempi che furono, questi lavori sono stati fatti male e andate a vedere chi governava in quegli anni, ma qui sarebbe da dire le colpe, a noi non interessa, insomma a noi interessa fare le cose, interessa che tutti i tifosi possano andare a vedere le partite in una maniera dignitosa. Ad oggi ci sono perdite da tutte le parti, escono delle polemiche assurde».

PALASPORT – «Il Palasport, naturalmente, è un gioiello e di conseguenza questa polemica la riteniamo folle e vediamo anche i pareri tecnici. Prima non c’era niente, era una struttura obsoleta, modello decadence. Adesso andiamo a colpevolizzare quella forza politica che ha fatto le cose, veramente questo fa male, ma fa male a tutta la Liguria e ai cittadini genovesi, ma soprattutto al mondo dei giovani, ai mondi delle persone che indipendentemente da chi votano vogliono vedere le cose e noi siamo qua per fare la svolta. Quella politica del fare, del fare e non del non fare, del criticare».

CENTRO DESTRA – «Il centro destra non ha le cooperative amiche, il centro destra ha una visione amica del, sostanzialmente, quello che vuole fare il centro destra, indipendentemente vede da chi lo fa. Noi stiamo parlando dei progetti, poi potrebbero essere anche delle cooperative, l’importante è dare delle risposte. Se oggi, ritornando al discorso dello stadio, ci sono delle difficoltà economiche, se si trova una figura terza che fa l’opera, ben venga, l’importante è il risultato nella massima legittimità e trasparenza».

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