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Carisma e tranquillità: l’abisso tra Ranieri e i suoi predecessori

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Carisma e fiducia, una serenità ritrovata per la Samp? Tra Ranieri e i suoi predecessori c’è un abisso

Se la Sampdoria vista in campo domenica contro la Roma è apparsa, oltre meglio organizzata in campo, anche più grintosa e vogliosa di vincere, lo si deve innanzitutto al cambio di mentalità che il nuovo tecnico blucerchiato Claudio Ranieri è stato capace di attuare.

Sia dal punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto da quello caratteriale, si nota già una grande distanza tra lui e i suoi predecessori: Marco Giampaolo soffriva in silenzio in panchina, parlava poco e niente con i suoi giocatori, mentre Eusebio Di Francesco – almeno all’inizio dell’avventura in blucerchiato, prima del tracollo – appariva tarantolato il giorno della gara, muovendosi di continuo e lanciando urla per dare indicazioni ai suoi.

Ranieri, invece, con fare da gentleman, sorriso e ottimismo, ha saputo ridare serenità e fiducia alla squadra: perlomeno questo è ciò che emerge dalla prima gara diretta dal nuovo allenatore. Testa sgombra, nessuna ansia di vincere o perdere, ma solo di “dare tutto” e sudare fino all’ultimo la maglia. Questa è la sua ricetta per salvare la Samp.

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