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Carattere, salvezza, rivincita

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Avevo detto che l’ignoranza e la fame sarebbero stati gli ingredienti giusti per uscire dal pantano e in effetti così è stato. Ma non solo: perché definire la partita di ieri sulla base di questi due soli elementi sarebbe molto, molto riduttivo.

Una prova di carattere, perché dopo il vantaggio al terzo minuto che avrebbe tranciato le gambe a chiunque, la Sampdoria è riuscita – senza sapere bene come, ammettiamolo – a raddrizzare prima e vincere poi una partita che sembrava già indirizzata sul binario peggiore, complice la vittoria del Palermo sul Frosinone che aveva di fatto obbligato i blucerchiati al successo. Fernando ormai ci ha preso gusto negli inserimenti e meno male che lo ha fatto; e pensare che a inizio ritiro pensavamo di avere a che fare con ben altro tipo di giocatore per caratteristiche e posizione… E più vedo il brasiliano sfoderare certe prestazioni, più ho la certezza che in estate sarà uno dei nomi più chiacchierati in sede di mercato.

Quaranta punti oggi non significano ancora salvezza matematica, neppure lo stesso Verona a oggi – almeno fino alle 17 – può dirsi matematicamente retrocesso. Ma quegli otto punti sul Palermo prossimo avversario razionalmente danno quella sicurezza psicologica che spesso e volentieri nei finali di campionato ha aiutato diverse squadre: con la testa libera al Barbera sarà tutta un’altra partita. E poi sotto con il derby.

Ma soprattutto la partita di ieri può dirsi una vera e propria rivincita per chi, un anno fa, fece un viaggio a vuoto fino a Bogliasco per poi vedersi la porta chiusa in faccia. Modibo Diakité, membro a pieno titolo della categoria dei calciatori brutti e ignoranti idoli dei social network, è entrato nel cuore dei tifosi della Sampdoria. Non è bello a vedersi in campo, non ha il piede educato, non è certamente pulito negli interventi. E dopo aver goduto di giocatori come Mustafi e Romagnoli, viene quasi da ridere a pensare di trovarci a osannare un ex panchinaro del Frosinone, come venne definito in maniera poco simpatica e pure scorretta (18 partite da titolare su 22 in maglia gialloblù) da qualche collega in tribuna stampa. Eppure è così. Modibo, con le tue sgroppate palla al piede per decine di metri ci hai conquistato. Bravo!

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