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Caprari si racconta: «Per Verre sono un rompicoglioni. Nazionale? Ci penso»
Caprari mette nel mirino l’Udinese: «Abbiamo qualità, dobbiamo vincere davanti al nostro pubblico. Nazionale? Ci penso, voglio conquistarla con la maglia della Sampdoria»
Arrivato in estate dall’Inter nell’affare che ha portato Milan Skriniar in nerazzurro, Gianluca Caprari ha disputato una prima parte di campionato altalenante con la maglia della Sampdoria alternando buone prestazioni a partite nelle quali non è riuscito a lasciare il segno. Domenica arriverà al “Ferraris” l’Udinese di Massimo Oddo, allenatore che il numero 9 blucerchiato ha avuto a Pescara e al quale deve molto: «Mi ha dato tanta fiducia – ha affermato l’attaccante al Secolo XIX -. Eravamo molto legati. Mi lasciava dedicare molto più alla fase offensiva anche se in quella stagione lì, la scorsa, ero già un po’ cambiato. Aiutavo molto di più rispetto a prima, facevo tutte e due le fasi. Mi ha sempre spronato e difeso. Oddo ha futuro, Giampaolo invece è nel pieno della maturità, è più un maestro. Il mio rigore sbagliato contro la Samp lo scorso anno? Giampaolo non mi ha mai detto nulla, Viviano invece mi dice spesso “Ti ho parato un rigore con la mano rotta”».
Sebbene la stagione con il Pescara non sia andata bene, Caprari afferma di essere cresciuto molto lo scorso anno. Soprattutto, il prodotto del settore giovanile della Roma afferma di aver imparato a pretendere molto sia dai propri compagni che da se stesso, una peculiarità che si è portato dietro anche a Genova e che i suoi colleghi gli hanno fatto spesso notare: «Verre ha detto che sono un rompicoglioni? Intendeva dire che lo sono in campo. Perché vorrei sempre avere la palla tra i piedi, essere servito come piace a me. E lo dico anche, cerco sempre di farmi sentire, ma non riesco proprio a stare zitto. Ma se pretendo molto dagli altri, pretendo ancora di più da me stesso. Forse è anche un modo per caricarmi, fa parte del mio carattere e penso sia difficile ormai cambiare».
Una buona occasione per svoltare la propria stagione potrebbe essere rappresentata già dalla partita di domenica, dato che l’Udinese ultimamente ha un po’ frenato e la Samp ha bisogno di punti per mantenere vivo il sogno europeo: «Giochiamo in casa e per noi è sempre stato determinante il sostegno del nostro pubblico. Ragioniamo partita per partita, però dobbiamo anche guardarci attorno e vedere dove siamo. Sesti in classifica da tanti mesi, quindi la qualità in questa squadra c’è. E non va sprecata. La competizione interna è stimolante, significa che ci sono tanti giocatori di livello. Egoisticamente vorrei giocare sempre, poi sceglie l’allenatore. Che, chi più chi meno, ha dimostrato di coinvolgere tutti. La Nazionale? Ci penso. Se arriva, sarà una gran felicità. Altrimenti continuerò a lavorare come ho sempre fatto – conclude Caprari -, cercando di conquistarmela con la Sampdoria»