2013
Capozucca: «Quasi un derby? Sul piano personale, sì»
Per lui sarà una sorta di derby, visto che ha vissuto per otto anni nell’ambiente genoano; tuttavia, oggi Stefano Capozucca si prepara alla sfida contro la Samp in quanto dirigente del Livorno, carica che ha assunto da qualche mese. Una gara, quella contro i blucerchiati, che Capozucca sente molto: «Ho passato alcuni anni al Genoa ed alcune delle soddisfazioni più belle le ho vissute proprio nel derby, ma stavolta la partita con la Sampdoria assume un valore esclusivamente di classifica – commenta il dirigente del club labronico – Se infatti riuscissimo a vincere, amplieremmo in maniera significativa il margine di vantaggio, rispetto alle posizioni da cui vorremmo stare distanti il più a lungo possibile». Una Samp, quindi, che è un avversario qualunque, ma fino ad un certo punto: «Sul piano personale, sicuramente no, per quanto con la proprietà e con la dirigenza blucerchiata ci sia un rapporto di stima – dice Capozucca a “Il Corriere Mercantile” – Io vivrò questa partita con un sovrappiù di partecipazione, ma siamo tutti concentrati su un risultato importante a prescindere dall’identità della sfidante».
Gli altri genoani del Livorno (Perotti, Spinelli, Nicola e Signorelli) vivono questo “derby” in una certa maniera: «Il presidente “è stato” il Genoa, ha rapporti di antica data con i Garrone: inutile specificare come ci tenga molto, al pari di Signorelli e dello stesso Nicola, che però, da giocatori, non ebbero ruoli di primissimo piano nei confronti della Sampdoria – commenta Capozucca – Certo, nel giro di poche settimane siamo stati tutti posti di fronte, noi che avevamo un passato più o meno recente al Genoa, ad un confronto con il nostro passato, prima al “Ferraris” contro gli stessi rossoblu e adesso con la Sampdoria. C’è consapevolezza dell’importanza della gara, questo sì. Sarà difficile, ma ripeto: dobbiamo fare risultato». Nel Livorno c’è anche Paulinho, quasi doriano in estate: «E ce lo teniamo stretto – risponde il dirigente labronico – Alla fine, considerando i pro ed i contro, abbiamo deciso di proseguire il rapporto con lui. Il brasiliano sta dimostrando di essere all’altezza della Serie A». Si parla anche di Juve per lui: «Paulinho è nostro, è sereno e non potrebbe essere più motivato. Tutto il resto, per quanto mi riguarda, non appartiene alla realtà».