2015

Campaña: «In Spagna sono rinato, spero di allenarmi con Montella»

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Era arrivato a Genova negli ultimi giorni del ritiro di Bardonecchia, quel regista spagnolo con un passato tra Siviglia e Crystal Palace. L’esperienza internazionale nonostante la giovane età, oltre ai buoni mezzi tecnici, avevano fatto immaginare ai più un glorioso futuro a tinte blucerchite. L’avventura genovese però, per José Campaña di fatto non è mai iniziata. 

Nell’ultima ora della sessione estiva di calciomercato, la cessione inattesa al Porto, dove però comincia un vero incubo per l’andaluso. Appena due le presenze con la prima squadra e sei con la Primavera. Un bruttissimo impatto per chi, come lui, aveva bisogno di giocare e acquisire maggior fiducia.

Dopo una stagione buttata, per José una nuova occasione. Ripartire dal basso, dall’Alcorcon in seconda serie spagnola non è stato un problema, anzi. Con umiltà e voglia di rimettersi in gioco José è tornato nella sua terra e ora è un punto fermo nel club della provincia di Madrid.

Questa stagione è cominciata in maniera molto positiva per te, stai giocando molto. L’anno scorso immagino sia stato molto difficile…
«Sì beh questo è un anno molto importante per me, mi sento di nuovo un calciatore. La squadra ha avuto e ha fiducia in me. L’hanno scorso per me è stata dura, non sono sceso in campo quanto avrei voluto. Ora però sono contentissimo di giocare».


Pensando al futuro ti vedi ancora in Spagna o pensi di tornare alla Sampdoria con maggiore fortuna?

«Il mio primo pensiero è terminare qui la stagione, ragiono partita dopo partita e penso a questa stagione. L’anno prossimo si vedrà. Come ho detto penso solo all’Alcorcon, giocare qui e finire una bella stagione, tornare ad avere la fiducia che ho perso l’anno scorso».


È stata tua la scelta di tornare in Spagna o hai avuto anche l’opportunità di restare in Italia?

«Il club mi disse che non contavano su di me, allora io chiesi che mi dessero l’opportunità di giocare dove volevano loro, se non contavano su di me. Si è presentata questa opportunità e l’ho colta, volevo stare vicino a casa. E qui sto mettendo insieme minuti di gioco, come ho detto ho ricominciato a sentirmi un calciatore».


La scorsa estate hai avuto modo di lavorare con Zenga tra Ponte di Legno e Pinzolo. Che impressione ti ha fatto?

«Anche se per poco ho avuto modo di conoscerlo. Mi è sembrato un buon allenatore, che parlava in maniera chiara. Anche se l’inizio di stagione è stato duro con l’eliminazione dall’Europa League e la squadra adesso si trova a metà classifica, sono fiducioso: c’è un buon gruppo».


Ti saresti mai immaginato l’esonero?

«Lo hanno esonerato?»

Sì, ora c’è Montella.

«Non avevo idea lo avessero sostituito. A dire il vero la cosa mi sorprende. Però quando la squadra non ingrana, non ottiene i risultati che aveva prefissato, nel calcio la cosa più semplice è mandare via l’allenatore. Sono decisioni che prendono tutte le squadre, non solamente la Sampdoria. Gli auguro tutto il bene del mondo, ovunque vada e auguro a Montella di non avere la stessa sorte e di potermi allenare con lui».


Quando era alla Fiorentina il suo calcio ricordava quello spagnolo. Per te potrebbe essere un vantaggio…

«Si per me sarebbe bellissimo, ma come ho detto prima non penso alla stagione che verrà, penso alla prossima partita con la mia nuova squadra, a fare bene e poi quel che sarà sarà».


Sei in contatto con qualche tuo ex compagno a Genova?

«No è da un po’ che non sento nessuno, ma seguo sempre la squadra sui Social Network, il sito ufficiale, le partite. Sapevo che non stava passando un buon momento però sono cose che succedono a tutte le squadre. La Samp ha un gruppo fantastico e sicuramente ne uscirà bene».


Durante il ritiro chi ti ha più impressionato?

«Mi ha sorpreso molto Correa. So che Tucu era arrivato in inverno e sapevo che lo reputavano un buon giocatore ma non lo conoscevo. La verità era che ho avuto modo di conoscerlo e mi è sembrato una bella persona oltre a un ottimo giocatore».


In chiusura, ti sei dato degli obiettivi personali per questa stagione?

«Come ho detto, penso solo all’Alcorcon, a mettere insieme minuti di gioco e migliorare partita dopo partita per me e per la squadra, aiutare i compagni. Voglio approfittare di questa opportunità qui con il club».

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