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Muriel, ora vacanze: all’orizzonte c’è la Sampdoria?

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Muriel resta in panchina durante l’amichevole con il Camerun e si prepara alle vacanze: all’orizzonte la Sampdoria, ma attenzione al mercato

Le vacanze di Luis Muriel sono cominciate con novanta minuti d’anticipo rispetto ai compagni della Colombia, impegnata in amichevole con il Camerun dopo la sfida di qualche giorno fa alla Spagna. L’attaccante tornerà dunque operativo nei primi giorni di luglio per mettersi a servizio della Sampdoria, ma queste settimane di pausa, oltre a rilassarlo, potrebbero portarlo sulla cattiva strada. Se la dirigenza blucerchiata non vorrà disturbarlo, diversamente sarà il pensiero di tutte quelle società che sperano nel suo ingaggio in vista della prossima stagione. È proprio quando le acque sembrano tranquille che gli squali cominciano a cacciare le loro prede. L’Inter ha necessità di costruire una squadra forte nell’immediato, e Muriel piace moltissimo al neo tecnico Luciano Spalletti, poi la nascente Fiorentina di Stefano Pioli, ma attenzione anche all’offensiva oltremanica di Tottenham e Swansea, sempre vigili sui movimenti di mercato italiani. Muriel si dice tranquillo, non si lascia troppo influenzare dalle voci né ci pensa, così come il Doria che è fermo nella convinzione di non accettare proposte inferiori ai 25 milioni di euro.

SAMPDORIA E MURIEL TRANQUILLI, MA ATTENZIONE AL FUTURO – Ferrero non vuole scendere oltre, considerando già lo sconto di tre milioni sul prezzo imposto dalla clausola. E non scenderà, non è questo il problema. La preoccupazione riguarda il futuro in senso lato, perché sarà impossibile dormire sonni tranquilli fino al termine del calciomercato. Muriel rientrerà alla base e vestirà la maglia blucerchiata per il ritiro, si suppone, ma da quel momento ogni formazione su di lui avrà la fretta di chiudere l’operazione e romperà gli equilibri interni. Innanzitutto tattici, poiché il tecnico avrà pochi attaccanti a disposizione e la dirigenza dovrà concludere trattative costoso e di per sé lunghe in pochi giorni. Successivamente mentali e ambientali, con conseguente parere della tifoseria, spaccata tra le critiche per una cessione evitabile e i complimenti per la plusvalenza economica. Di fatto, non esiste un’azione giusta. Può esistere un’azione logica, dettata dalla consapevolezza di trovare un sostituto ancora prima, eventualmente, di cedere il colombiano. Può esistere un’azione logica, decidendo di trattenerlo e legittimare paradossalmente la suaconsacrazione. Sicuramente, in entrambi i casi, non mancheranno le sorprese.

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