Avversari
Conferenza stampa Calabro: «Vincere oggi significava molto per la classifica, per il morale dei ragazzi e della piazza. Sui cambi…»
Antonio Calabro, tecnico della Carrarese, è intervenuto in conferenza stampa in seguito alla vittoria maturata con la Sampdoria. Le dichiarazioni
Nel primo pomeriggio è andata in scena Carrarese–Sampdoria, match valido per la 35a giornata del campionato di Serie B che ha visto trionfare i padroni di casa per 1-0. Antonio Calabro, tecnico degli apuani, è intervenuto in conferenza stampa in seguito alla vittoria maturata. Vi proponiamo le dichiarazioni riprese da TMW:
VITTORIA – «Vincere oggi, al di là che si giocava contro una diretta concorrente, significava molto per la classifica, per il morale dei ragazzi e della piazza. Arrivare a +6 dai playout a quattro giornate dalla fine c’è da dare merito a questi ragazzi straordinari che nelle difficoltà nostre, degli avversari e degli episodi (perché il 2-0 lo avevamo fatto), c’è da dare merito alla società sempre accanto allo staff tecnico e c’è da dare merito a quest’ambiente eccezionale. Speriamo che non prenda mai il ‘virus’ della maggior parte dei tifosi delle altre piazze, che non abbia la puzza sotto il naso ma che affronti i momenti di difficoltà come fatto quest’anno. Il risultato però non è definitivo ma c’è da dare merito, come detto, a giocatori, società e tifosi».
GOL E SAMPDORIA – «E’ stato meritatissimo perché abbiamo iniziato a spron battuto, anche se con geometrie a volte superficiali al limite dell’area. Noi il primo tempo lo avevamo finto 2-0 e quando vai al riposo con questa Sampdoria è bene. Questa è una Sampdoria che si salva, lo spero. E’ una società che, fin da quando ero bambino, è sempre stata simpatica. La Sampdoria è una società che oggi era una mia avversaria ma poi spero che si salvi».
CAMBI – «Sì. Il lungo viaggio aveva debilitato un po’ Finotto. Aveva fatto due allenamenti non benissimo ma avevamo bisogno di lui e della sua fisicità».
RECUPERO – «Ragazzi abbiamo speso tanto. Avete visto chi è entrato? Non facciamo l’errore che dicevo prima. E’ il nuovo corso della Sampdoria, è ben messa in campo. Oggi il fatto di aver vinto questa gara non vale sei punti ma nove».
GOL ANNULLATO – «Evito perché quel che è fatto è fatto. Non posso perdere energie con l’arbitro. Non entro in merito. A parti inverse a Marassi è un gol che viene annullato?».
REAZIONE – «Ci siamo innervositi. Abbiamo vinto contro la Sampdoria. Il mio compito è mantenere equilibrio. E’ ovvio che sulle ali dell’entusiasmo la squadra è stata capace di segnare. Passare dal 2-0 dove avevamo già esultato, e non si vedeva la possibilità di annullamento, si è tornati indietro. Non è tanto l’arbitro, è il VAR. Pairetto ci ha già arbitrato a Cittadella e c’era un rigore per noi. Due volte è troppo, tre sono una prova».
BLEVE – «E’ un portiere importante ma Fiorillo è stato un valore aggiunto non solo come portiere ma come valore aggiunto come Ravaglia».
ZUELLI – «Non era titolare l’anno scorso in Serie C, i titolari erano Capezzi e Schiavi. Come per altri giocatori, intravvediamo qualità importanti. Ha fisicità, tecnica e qualità nella corsa e nel tiro. Non abbiamo mai avuto dubbi in lui».
TIFOSI – «Quella curva si deve avvicinare. Se lo meritano per come ci sono stati vicini, per i numeri che stanno facendo. Sono contento anche per la Gradinata».
TORREGROSSA – «E’ un giocatore che ci può dare ancora tanto. E’ un ragazzo eccezionale».
GUARINO E CHERUBINI – «Sono giocatori forti. Guarino deve continuare a lavorare così e non fermarsi. Questi problemini fisici a lui non devono accadere, specialmente nel ruolo del difensore centrale dove non c’è un grande dispendio fisico. Nei dati fisici è uno che spende meno e non deve avere i crampi. E’ una cosa su cui deve continuare allenarsi anche quando finisce il campionato. Cherubini è un giocatore che si è espresso al 70%, il 30 che gli manca sarà valutato dai numeri che mette in campo. Voglio inoltre parlare della morte del fisioterapista del Lecce: lo conoscevo, mi ha segnato tanto. Volevo esprimere un pensiero a lui, al Lecce calcio e alla famiglia».