Editoriale
Cagliari-Sampdoria: il potere dei cambi. Dove ha sbagliato Ranieri
La Sampdoria cade a Cagliari in pieno recupero. La colpa è anche di Ranieri: tre cambi completamente sbagliati
Niente, non c’è verso. Cagliari si conferma città stregata per la Sampdoria, che ieri sera è riuscita a sfiorare la vittoria con la punta delle dita, salvo poi svegliarsi dal sogno e accorgersi di aver buttato via tutto per stupidi errori tecnici e tattici.
Nainggolan libero di calciare, Joao Pedro in grado di mettere a sedere l’intera difesa blucerchiata, Cerri entra e segna dopo mesi di assoluto silenzio. Insomma, c’erano tutti i presupposti per ritornare con la mente all’infausta epoca Di Francesco, quando bastava una disattenzione a rovinare quanto di buono (poco) costruito qualche attimo prima.
Non possiamo però nasconderci. La sconfitta della “Sardegna Arena” è anche frutto di scelte sbagliate da parte di Ranieri. Il tecnico blucerchiato è riuscito a squilibrare il carico con tre sostituzioni incomprensibili. Il vero suicidio, dimostrato dalla rimonta in tre minuti di Joao Pedro, è stato togliere Ekdal per inserire Linetty. Il polacco poteva essere un’arma in più, ma non per lo svedese, che garantisce solidità e tranquillità a centrocampo.
La decisione di rispolverare Rigoni per vincere la partita non è stata azzardata, di più. L’argentino si trova ai margini del progetto e difficilmente avrebbe potuto rendersi utile contro il Cagliari. Considerando l’ingresso di Caprari, probabilmente un compenso in difesa avrebbe garantito stabilità alla squadra.
Va bene la voglia di vincere a tutti i costi, ma è bene stare attenti a non perdere. Un innesto in difesa come Chabot o Murillo al posto dei deludenti Ferrari e Colley sarebbe stato maggiormente utile. Peccato, ma per fortuna si torna in campo fra due giorni.