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Buon compleanno, Quagliarella: tutte le magie del capitano della Sampdoria – VIDEO
Il 31 gennaio 1983 nasce Fabio Quagliarella, attaccante di straordinario talento che ha rappresentato diverse squadre della Serie A
Ha cambiato numerose squadre, girato tante città italiane, vestito maglie diverse, ma ha sempre saputo dimostrare di avere un gran feeling con il gol. Fabio Quagliarella è un attaccante straordinario, capace di illuminare i campi di gioco con gesti tecnici di grande impatto visivo ed enorme coefficiente di difficoltà. Negli anni ha saputo mettersi in mostra per la genialità di alcuni suoi gol e per soluzioni balistiche fuori dal comune: colpi di tacco, tiri potenti da distanza siderale, rovesciate. Questo e molto altro fa parte del suo repertorio. Capace di ricoprire sia il ruolo di prima che di seconda punta, ha giocato anche come attaccante esterno e persino da trequartista. Ma, oltre a quello di calciatore, Quagliarella ha sempre dimostrato di possedere un lato umano non indifferente. Il rispetto verso le sue numerose ex squadre è ben noto e indossa la maglia numero 27 in onore di Niccolò Galli, suo compagno nelle nazionali giovanili morto in un incidente nel 2001.
Gli esordi e l’esplosione
Quagliarella nasce a Castellammare di Stabia il 31 gennaio 1983 e si avvicina al mondo del calcio giocando nelle giovanili del Torino. Con i granata esordisce in Serie A il 14 maggio 2000, nel match vinto contro il Piacenza. Seguiranno diverse esperienze nel corso dei primi Anni 2000, che lo porteranno ad approdare nel 2006 alla Sampdoria. Nella sua prima esperienza con i blucerchiati, l’attaccante si afferma con 13 gol in 35 presenze e passa all’Udinese. La società bianconera, in quegli anni, sforna numerosi talenti, ma Fabio riesce sempre a distinguersi per le sue grandi doti, che nel 2009 lo portano al Napoli. Dovrebbe essere la stagione della consacrazione definitiva, ma a causa di alcuni dissidi emersi successivamente è costretto a lasciare la città per fare ritorno a Torino, questa volta sponda Juventus.
I titoli in bianconero e il Derby della Mole
Con i bianconeri Quagliarella rimane per quattro anni e gioca partite importanti e decisive. Dopo una prima stagione parzialmente condizionata da un grave infortunio, svolgerà un ruolo da protagonista soprattutto nel primo dei 3 Scudetti dell’era Conte, arricchiti dalla conquista di 2 Supercoppe italiane. Nel 2014 torna alla casa madre che l’aveva lanciato, il Torino, dove rimarrà fino al 2016 totalizzando 50 presenze e 18 gol. Con i granata verrà ricordato soprattutto per la rete decisiva segnata nel Derby della Mole del 26 aprile 2015, che consegnerà la vittoria al Torino dopo vent’anni.
Quagliarella e il presente doriano
Il suo presente è un’altra ex squadra, la Sampdoria, cui fa ritorno nel 2016 e dove sembra vivere una seconda giovinezza. Dopo aver totalizzato 19 reti in 35 presenze nella stagione 2017-18, si è confermato anche in quella successiva dove è riuscito nell’impresa di eguagliare il record di Gabriel Omar Batistuta del 1994-95, andando a segno per ben 11 gare consecutive. Chiuderà la stagione con il titolo di capocannoniere della Serie A grazie ai 26 gol segnati. Nella stagione 2019-2020, complice una stagione non semplice della Sampdoria, raccoglierà appena 12 gol in 29 partite. Nell’attuale stagione il capitano bluerchiato inizia con il botto segnando quattro gol nelle prime cinque partite poi un periodo di digiuno che l’ha portato a raccogliere – al momento – 7 gol in 18 match. A inizio 2021 la Juve in cerca di un centravanti, prova a riacquistarlo, ma dopo alcuni giorni in cui sembrava sicuro il suo passaggio in bianconero, interviene lui stesso e rifiuta l’offerta restando alla Sampdoria.