Hanno Detto
Bucci: «Ferraris? Avevamo pensato di spostarlo. Sulle offerte…»
Marco Bucci, sindaco di Genova, si è soffermato sulla vicenda legata al futuro dello stadio Ferraris: ecco le sue dichiarazioni
Marco Bucci, sindaco di Genova, si è soffermato sulla vicenda legata al progetto del restyling dello stadio Ferraris, che coinvolge Genoa e Sampdoria, in vista di Euro 2032. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate in un’intervista a Primocanale.it.
IPOTESI – «Avevamo pensato di spostarlo, le tifoserie sono molto affezionate allo stadio di Marassi e quindi alla fine abbiamo deciso he non era il caso. Tra l’altro fare un nuovo stadio costa meno che rimetterne a posto uno già esistente, quindi da un certo punto di vista sarebbe stato anche un’opportunità. Rispetto alla tradizione, allo stadio, alle tifoserie e a tutti quanti abbiamo deciso che è più opportuno metterlo a posto. Prima decisione».
PROGETTO – «Seconda decisione, io non ho tirato fuori nessun argomento da campagna elettorale. Non mi sembra che debba essere fatta su queste cose, come abbiamo sempre detto da fine marzo e inizio aprile ci aspettiamo le offerte delle squadre perché vogliamo partecipare agli europei del 2032 e dobbiamo avere il progetto pronto entro la fine di quest’anno. Questo è un aspetto fondamentale, perché altrimenti non potremo dare a Genova gli incontri dell’Europeo qui a Marassi. E’ una clausola messa dal Ministero e noi vogliamo partecipare».
OFFERTE – «Abbiamo ricevuto delle offerte importanti. Una è di un privato, un’altra da Genova e una lettera dalla Sampdoria che dice che arriverà un’offerta tra un mese. Detto sinceramente abbiamo raggiunto l’obiettivo, abbiamo tre offerte e valuteremo la migliore. Io sono confidente che le due squadre (Sampdoria e Genoa, ndr) si metteranno insieme, magari anche col privato non so».
OBIETTIVO – «Quello che conta per noi è che siano le squadre a fare l’offerta, e credo che ci riusciremo. Non vedo cosa c’entri con la campagna elettorale, se qualcuno la usa in modo strumentale chi è causa del suo mal pianga e stesso. Ma non ottengono nulla, quello che conta è che Genova abbia il suo stadio. Bello, rimesso a posto, moderno e che sia pronto per il 2032. E noi lavoriamo per quello».