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Bruno Fernandes, finalmente il “10” che la Samp aspettava
Partito in seconda fila, Bruno Fernandes si è ormai preso la Sampdoria: una mutua soddisfazione che si vede anche da un dato statistico
Il trequartista è una specie calcistica da sempre idolatrata, ma che va estinguendosi ai giorni nostri. Marco Giampaolo, al suo arrivo nella Genova blucerchiata, sapeva di aver bisogno di un giocatore del genere, qualcuno che nel suo cuore potesse tatticamente e tecnicamente replicare quanto fatto da Riccardo Saponara nell’ultima stagione a Empoli. Invece, i primi mesi sono stati nebulosi alla Samp: Álvarez bocciato, Praet spostato, Schick soluzione d’emergenza e non un vero “10”. A chi tocca quindi?
BRUNO FOREVER – Tocca al portoghese venuto dal Nord, passato prima da Novara e poi da Udine, quel Bruno Fernandes che ha sollevato qualche perplessità nel suo arrivo a Genova. Buon giocatore, ma nessuno sembrava vedere in quel ragazzo classe ’94 un gran potenziale. E le sue prime gare a Genova sono state difficili: sì, ci sono i gol, ma sembrava mancare una certa continuità. Ora invece la base su cui lavorare c’è: due assist e cinque reti, tra cui l’ultima gemma alla Fiorentina. Secondo i dati Squawka, il portoghese è fondamentale per i destini blucerchiati: basti pensare che – proiettando le sue statistiche sugli interi 90′, che Fernandes ha giocato appena quattro volte quest’anno – il 10 del Doria ha 3,06 passaggi-chiave a gara (giusto dietro a Totti, che ha una leadership abissale davanti a Banega). Ci sono quindi almeno tre occasioni a partita nelle quali Bruno si accende e regala un’occasione alla Samp: non è poco.
QUESTIONE RISCATTO – Ora la Samp dovrà assicurarsi di ottenere il cartellino dall’Udinese, con la questione riscatto che tiene banco: sarà sicuramente esercitato, visto che la Samp ha pagato un milione di euro a luglio per il prestito e ne dovrà versare sei per riscattare il portoghese. Bruno Fernandes si trova bene a Genova e comunque il 10 potrebbe sempre rientrare nella politica di player trading se la sua esplosione diventasse troppo grande per il contesto doriano. Per ora, però, entrambe le parti si vogliono solo godere il momento, che è molto positivo: un matrimonio in attesa di esser celebrato ufficialmente.