Braglia: «Eder è l’attaccante che serve a Conte, polemiche inutili»

E’ un lunedi di grande gioia per la Sampdoria, che si risveglia quarta in classifica e dopo una splendida vittoria contro l’Inter. Un successo nel segno di Eder Citadins Martins che sta vivendo, probabilmente, la migliore stagione della propria carriera. Dal blucerchiato all’azzurro della Nazionale, Eder è pronto e vuole giocarsi al massimo questa grande occasione che gli ha offerto mister Conte. Nonostante qualcuno possa storcere il naso, Eder questa vetrina l’ha conquistata sul campo: «Se un giocatore ha la fortuna di avere il doppio passaporto perchè non lo può sfruttare? – l’esordio di Piero Braglia ai nostri microfoni, ex allenatore di Eder ai tempi del Frosinone– In Italia siamo sempre pronti a polemizzare ma guardiamoci intorno, alle altre Nazionali. Boateng non è stato naturalizzato? La Francia è piena, quindi non capisco dove sia il problema. Vi dico una cosa, Eder farà benissimo anche in azzurro e tutti saranno contenti, i gol fanno dimenticare tutto. E’ un giocatore che mancava all’Italia, caratteristiche diverse dagli altri».

Dal Frosinone alla Nazionale, la bella storia di Eder. Tanta gavetta, sudore e sacrificio e poi la grande vetrina: «Ha sempre lavorato bene,- ricorda Braglia– un grande professionista e una persona riservata. Parlava poco ma in campo dava tutto. Quell’anno(2008/2009) fu anche sfortunato perchè rimase fermo due mesi per un problema alla spalla. Ma si notava subito che aveva grandi qualità, se fai la differenza in serie B fai lo stesso anche in A. Non sono sorpreso di questa ascesa, è un bravissimo ragazzo che merita quello che sta raccogliendo».

Eder ieri ha abbatutto l’Inter con un bolide su punizione, una soluzione che prova con continuità: «Guardi che Eder in quello era testardo, voleva tirarle tutte. Rompeva sempre le scatole perchè doveva calciare, era ostinato e questo nel calcio paga. Anche in allenamento si fermava più degli altri a tirare le punizioni. Vedrete, farà grandi cose anche in Nazionale».