2014

Bosotin a SampTV: «Boskov amico di tutti, ma non uno sprovveduto»

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Ai microfoni di SampTV per ricordare Vujadin Boskov è intervenuto Claudio Bosotin, fondatore degli Ultras Tito nel lontano 1969: «Volevamo andare per il funerale, ma non credo sarà possibile neanche con un charter, so che mihajlovic è andato su, gli ho detto di fargli le condoglianze».

Tanti i ricordi che si affollano nella mente: «Me lo ricordo sempre sorridente, diceva : noi con il Milan possiamo vincere, perdere e anche pareggiare. Ricordo che era appena venuto a Genova, aveva la stanza al Bristol, io e Luciano Carosio che è dell’altra sponda, andiamo con il furgone dopo una notte bianca, lui ci dice: siete già in ritardo di cinque minuti, tu prendi autostrada e andiamo. Quando arriviamo da nervi mi fa: dove vai? E io: a nervi e lui: ma no dobbiamo andare ad Ascoli: altro che due valigie, era un trasloco e abbiamo anche preso le pulci del cane!»

 «Era come un padre, era amico di tutti – prosegue Bosotin – ma mica era uno sprovveduto del calcio. Vedo qualcosa di lui in Mihajlovic: è un altro Boskov che sa dare carota e bastone. Mi ricordo quando avevamo preso la punta dal Camerun e dissi: mister questo è scarso e lui: che possiamo fare noi. Poi va da quello: tu sei uno forte, sei un numero uno. Era così che vedevi la personalità, gli raccontava una palla ma se serviva ben venga. Mi ricordo una partita che perdevamo tre a zero e dice: bene, bene, benissimo . Li ha caricati così tanto che abbiamo pareggiato».

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