2014

Borea: «Ricordo lo Scudetto come se fosse ieri. Braida diventi tifoso del Doria»

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Sono passati ventitré anni da quel 19 maggio del 1991. Un giorno trionfale nel quale la Sampdoria guidata dal compianto Vujadin Boskov si cucì ufficialmente il primo ed unico Scudetto della sua storia grazie ad uno schiacciate tre a zero sul Lecce. Paolo Borea, “tessitore” di quella gloriosa squadra capace di imporsi su tutti i palcoscenici calcistici, ha il cuore caldo di emozioni quando gli chiediamo di raccontarci di quella storica giornata: «È un ricordo indelebile – ha detto Borea a SampNews24.comuna data speciale anche se, debbo dire, fu solo il giorno dei festeggiamenti in quanto lo Scudetto l’abbiamo sentito nostro la domenica prima, quando vincemmo a Milano contro l’Inter con gol di Dossena e Vialli. Mi ricordo bene come era colorato lo stadio con quarantamila persone sugli spalti del Ferraris, qualcosa che rimarrà per sempre nella memoria di noi che l’abbiamo vissuto».

Che ricordo conserva dei tifosi della Sampdoria? «Era un rapporto particolare – precisa – Sono sempre stato considerato dai tifosi uno di loro. Allora andavano di moda le feste organizzate dai vari club e mi ricordo che nel primo anno da direttore generale della Sampdoria, nella stagione 1982-83, ho partecipato a quarantaquattro serate e in ognuna c’erano trecento persone per cui negli anni ho finito per conoscerli quasi tutti e conservo ancora ottimi rapporti con la Federazione dei Clubs Blucerchiati. Era un tutt’uno società, squadra e tifosi e il bello era condividere quello che facevamo tutti insieme. Mi ricordo una volta che per festeggiare una vittoria i giocatori andarono in campo con dei palloncini pieni d’acqua e li tirarono alla Gradinata Sud, c’era un’unità d’intenti assolutamente straordinaria, alla base di tutti i nostri successi».

In attesa di conferma sul futuro di Mihajlovic, la Sampdoria di domani ripartirà da Ariedo Braida, che Borea conosce e stima molto: «Ariedo non ha bisogno di presentazioni per le sua grande carriera al Milan e per le sue intuizioni di mercato. Lo conosco benissimo perchè l’ho avuto nel Parma nel suo ultimo anno da calciatore. Un signore, un gentiluomo, sono lieto e onorato che nel posto che è stato mio per quindici anni sia arrivata una persona di quella levatura professionale e umana. Gli auguro ogni bene e credo che possa fare il bene della Sampdoria. Dopo un’esperienza gloriosa con il Milan, deve calarsi nella realtà Sampdoria, diventando anche tifoso blucerchiato perchè i sostenitori del Doria sono speciali e hanno bisogno di sentire che chi lavora per la Samp la viva come uno di loro».

Attualmente l’ex braccio destro di Paolo Mantovani segue con attenzione le sorti del Modena. La formazione di Novellino è in piena corsa play-off anche grazie alle ottime prestazioni di Luca Rizzo, centrocampista classe ’92 che potrebbe aggregarsi alla Sampdoria per il ritiro estivo a Bardonecchia: «Rizzo è un giocatore con doti tecniche da Serie A – commenta Borea – Ha una qualità straordinaria e dei colpi da campione. Se il Modena dovesse riuscire a raggiungere la Serie A e fossi dirigente della Sampdoria, gli farei fare un anno da titolare in provincia. Le sue caratteristiche? Salta l’uomo con grande facilità, ha un bel passo in corsa e vede il gioco e anche negli spazi stretti sa sempre trovare il compagno per dargli l’imbeccata definitiva verso il gol. Devo dire che è il giocatore del Modena che mi piace più di tutti».

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