2014
Borea: «Ferrero si adegui al mondo Sampdoria. La garanzia sarà Mihajlovic»
Il “fulmine a ciel sereno” ha toccato anche il “tessitore” della Samp d’Oro – Paolo Borea – l’uomo che Paolo Mantovani volle fin da subito al suo fianco per progettare la Sampdoria più forte e gloriosa di sempre. Dopo quindici anni di onorato servizio come direttore sportivo della Samp dello Scudetto, che si fermò proprio a pochissimi centimetri di distanza dal tetto d’Europa, Borea continua ad interessarsi di cose blucerchiate e – attraverso SampNews24.com – ha voluto commentare il passaggio di proprietà che ha investito i piani alti di Corte Lambruschini. «Non mi aspettavo questo cambio di proprietà – apre Borea – dato che è stata una trattativa portata avanti a fari spenti, nel massimo riserbo possibile. Penso che sia inopportuno dare un giudizio sul nuovo proprietario (Massimo Ferrero, ndr), se non dopo aver visto i fatti. La garanzia di serietà sarà data dalla presenza di Sinisa Mihajlovic, uomo tutto d’un pezzo che come allenatore non si discute. A questo proposito sarà importante l’esito dell’incontro tra la nuova proprietà e Mihajlovic, forse dopo questo summit si capiremo meglio quali saranno le strategie della nuova proprietà. Braida? Posso solo dire che Ariedo è una cara persona ed un grande dirigente. Per la Sampdoria Braida sarebbe garanzia di professionalità, classe e stile. La conferma di Mihajlovic e Braida sarebbe un gran bel partire. Cassano? Il suo possibile ritorno, al di là di condividerlo o meno, fa intuire una volontà di fare le cose di un certo livello».
In molti si stanno chiedendo se l’istrionico stile del presidente Ferrero sia compatibile con quello tradizionalista e decisamente più pacato del Doria. Ma è davvero caduto lo stile Sampdoria? «Non so dire – afferma l’ex ds – Lo stile Sampdoria c’è sempre stato dal presidente Ravano in avanti. Nella sua storia la società ha sempre avuto delle punte di nobilità, un suo stile particolare che ha trasmesso negli anni alla tifoseria, che canta nelle sconfitte, che sa sdrammatizzare i momenti difficili ed è aliena dalle contestazioni fuori dalle righe ed esagerate. La nuova proprietà dovrà essere giudicata per i comportamenti. Non sarà un compito facile proprio perchè la Sampdoria è un modo di essere. Ferrero dovrà capire il più presto possibile il mondo Sampdoria, non volerlo cambiare ma adeguarsi. Capire anche la tifoseria che vive la sua squadra come se fosse un tutt’uno società, squadra e tifosi. Non dico mi vanto però posso dire che forse ero arrivato a conoscerli tutti uno per uno ed è stata la mia più grande gratificazione al di là dei risultati che abbiamo avuto: essere un tifoso che aveva la fortuna di lavorare in società».
La rivoluzione, tanto rapida quanto profonda, ha preoccupato parte della gente sampdoriana, colta alla sprovvista dal laconico commiato di Edoardo Garrone e dall’arrivo di Ferrero. Il consiglio di Borea ai tifosi? «Prima di giudicare devono aspettare la prova dei fatti, a chiunque si concede questo. E’chiaro che c’è dello scetticismo per l’affezione notevole che c’è nei confronti della famiglia Garrone, così come prima c’era nei confronti della famiglia Mantovani. I tifosi sono frastornati di un cambio improvviso che è arrivato senza avvisaglie. L’unica cosa che posso dire è di avere pazienza, lasciar lavorare e ricordarsi che il bene superiore è la nostra amatissima Sampdoria».