2014
Borea a SampTV: «Con Boskov nacque lo stile Samp»
Tra i protagoniti della Sampd’oro insieme ai compianti Paolo Mantovani e Vujadin Boskov, un uomo fondamentale è stato sicuramente Paolo Borea, il direttore sportivo dell’epoca, che ai microfoni di SampTV ha ricordato così il tecnico serbo: «Non era difficile accontentare Boskov, era un uomo intelligente oltre che colto e furbo, quindi lui alla fine si faceva piacere e sembrava fosse stato lui a dettare i consigli su quello che io e il presidente gli portavamo. Era abile a capire che si facevano cose per li con gli anni e a fidarsi di noi, lui era un personaggio veramente fuori dalle righe per poterlo capire bisogna pensare a questo: lui, laureato in storia e filosofia e master in psicologia, veniva dal Real Madrid che era un grande club e da lì si inquadra tutto. Appena arrivato chiese a me subito il discorso di stile; poi una mentalità europea, vincente, aperta di più della nostra, noi eravamo giovani di nascita e di vittorie e lui ci ha insegnato questo: i ritiri precampionato in Europa, a misurarci con le grandi squadra nei tornei estivi e ci ha abituati a quello che poi sarebbe stato un habitat della Sampdoria. Come nacque lo stile Samp? Era appena arrivato, il raduno lo facemmo in sede in via XX Settembre. C’era un rinfresco, poi si andava sul balcone con sotto i tifosi. C’eravamo io e lui in una stanza e i giocatori venivano a salutarmi, arriva Mannini in pantaloncini e occhiali da sole e Boskov: vedi Paolo, nessun giocatore al real madrid poteva venire in calzoncini e occhiali da sole, veniva in giacca e cravatta. E da una piccola cosa come questa, si può capire la persona e come la pensava. Ci fede diventare una grande squadra e una grande società, poi divenne abituale quando si incontrava una grande squadra cercare sempre la vittoria, andavi a Torino pareggiavi e non eri felice, perchè era cambiata la mentalità. Noi volevamo solo vincere, questo fu il grande apporto di Boskov».