Editoriale

Bonazzoli, questo è il momento giusto

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Terminato il prestito al Brescia, Bonazzoli torna alla Sampdoria: stavolta andrà in ritiro, per convincere Giampaolo e tutto l’ambiente

Dopo il prestito al Brescia, Federico Bonazzoli si prepara a salutare l’aria di casa e a tornare a Genova. L’attaccante è un classe ’97 e su di lui grava il peso di un investimento compiuto dalla Sampdoria che pretende un ritorno dal punto di vista tecnico: sono 5 i milioni spesi dalla Sampdoria, cifra non da sottovalutare. Se fino a un anno fa si poteva giustificare la mancata esplosione di Bonazzoli con la giovanissima età, adesso Patrick Shick ha completamente squarciato il velo dell’illusione. Un anno di differenza, sì, ma a 21 anni l’attaccante ceco si sta trasferendo nella squadra vice campione d’Europa, la Juventus che domina il campionato italiano da anni: Bonazzoli, invece, a 20 anni ha ancora tanto da dimostrare in Serie A, soprattutto dopo due annate in due compagini che non hanno figurato benissimo in cadetteria.

Da un lato sicuramente c’è stata la poca lungimiranza della dirigenza blucerchiata ad accettare che uno dei giovani più attesi e chiacchierati del recente passato finisse prima al Lanciano – col quale Bonazzoli è retrocesso perdendo i playout contro la Salernitana – e poi al Brescia – salvatosi nelle ultime battute con tante difficoltà. Dall’altro, però, iniziano a emergere i dubbi sull’attaccante di Manerbio. Di Biagio in Under 21 non gli ha mai dato un’opportunità (l’unica presenza risale al 2014) e in campionato quest’anno ha giocato appena 1360 minuti, ossia poco più di 15 partite. Le presenze, in realtà, sono state 25, di cui la maggior parte da subentrato, con appena due gol e con l’ultima convocazione che risale ad aprile, a otto giornate dalla fine del campionato, a causa di una contusione femorale che lo ha messo KO per il resto della stagione. Qualcosa non ha funzionato a Brescia, insomma, sintomo di una non grande fortuna da parte dell’ex Inter. Adesso, però, dopo che Schick ha fatto da apripista per i classe ’96, tocca ai ’97. La Sampdoria ha liberato un posto in attacco, che molto probabilmente verrà preso da Caprari, in arrivo dall’Inter nell’affare Skriniar, ma sta allo stesso tempo cedendo anche Budimir, di ritorno al Crotone. Oltre Muriel e Quagliarella, quindi, serve una quarta punta pronta per la Serie A, che Giampaolo, maestro con i giovani, possa iniziare a dosare così come fatto con Schick.

Per farlo, però, servirà un attaccante carico di voglia e pronto a spaccare il mondo per vendicare quest’ultimo biennio. Per Bonazzoli, salvo clamorose decisioni dell’ultimo momento, ci sarà quindi il ritiro a Ponte di Legno, il secondo in maglia blucerchiata dopo quello con Walter Zenga, che partì proprio da Temù il primo luglio di due estati fa: l’allenatore adesso è diverso, perché sulla panchina doriana c’è un maestro di calcio e che ha dimostrato di saper valorizzare i giovani. Chiedere alle casse blucerchiate. Quel che è certo è che all’Inter resta solo quest’anno per esercitare il suo diritto di recompra, fissato a 9 milioni di euro. Dovesse Giampaolo riuscire in quest’altra impresa, significherebbe mettere in cassa l’ennesima plusvalenza della gestione Ferrero; se i nerazzurri dovessero, invece, tirarsi indietro ci rimarrebbe un classe ’97 pronto a dire la sua in maglia blucerchiata, perché per ora vogliamo evitare le tragedie greche e bocciare in partenza Bonazzoli. I colpi ci sono, ora gli manca l’ambiente.

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