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Bonazzoli: «Cassano mi ha dato tanti consigli»
Federico Bonazzoli è andato a farsi le ossa al Lanciano, dopo sei mesi in blucerchiato alla Sampdoria. Ora, in Serie B, ha modo di giocare con continuità e soprattutto trovare dimestichezza con il gol, come quello segnato nell’ultimo match che ha determinato la vittoria dei suoi ai danni dei canarini del Modena.
Il blucerchiato, ai microfoni di Gianluca Di Marzio, racconta il suo rapporto con il gioco del calcio e la fatica di arrivare a giocare nel calcio che conta, aiutato anche dai suoi genitori: «Papà giocava nella squadra del paese come difensore e con lui sin da bambino ho tirato i primi calci al pallone. Mi è sempre piaciuto giocare e ho iniziato da piccolissimo, quindi è stato un processo naturale arrivare fin qui» a sei anni Federico approda nei pulcini dell’Inter: «Dodici anni che non scorderò mai. Porto dentro il cuore i due scudetti che abbiamo vinto con i giovanissimi e gli allievi nazionali, il Torneo di Viareggio. Colgo l’occasione per ringraziare tutte quelle persone che per 12 anni mi hanno fatto sentire come se fossi a casa».
Passa sotto l’occhio di Stramaccioni, poi Mazzarri e infine Mancini: «Non posso che essere riconoscente a tutti gli allenatori che ho avuto: a ciascuno di loro devo anche solo una piccola sfumatura di quello che sono. Però non posso tralasciare l’esordio in serie A tra i professionisti e per questo devo ringraziare Mazzarri per la grande opportunità che mi ha dato. Ma, ripeto, sono tre grandi allenatori e a ciascuno dico grazie di cuore per quello che mi hanno dato».
Il primo gol tra i professionisti è qualcosa che non si dimentica: «Forse il gol di sabato è quello che mi ha dato più emozioni, rimarrà il mio primo gol tra i professionisti. E’ stata una gioia immensa e spero di poter gioire in questo modo ancora tante volte. Per un calciatore che di ruolo fa l’attaccante è ovvio che segnare a ogni partita sarebbe il massimo: non avevo avuto modo di giocare così tanto in passato, ma sono felice che sia arrivato e che abbia regalato alla mia squadra la vittoria» ma Bonazzoli non si sente arrivato: «Penso di dover migliorare sotto tutti gli aspetti: mi dicono che ho un buon sinistro, ma per me ogni giorno è buono per imparare qualcosa di nuovo e per migliorare. A essere sinceri, devo ancora dimostrare che questa è la mia professione: devo fare ancora molta strada, devo imparare ancora tanto. E spero che un giorno possa diventare un giocatore importante e affermarmi nel calcio “dei grandi”».
E infine l’approdo alla Sampdoria di Antonio Cassano: «Con Antonio eravamo tanto amici, tuttora ci sentiamo, come anche con gli altri. Antonio è un ragazzo e un giocatore straordinario e da lui ho ricevuto tanti consigli. Il Lanciano? Lanciano è l’ideale. Mi trovo molto bene, ho trovato una squadra importante con uno staff eccezionale. Credo che sia stata la scelta giusta per me, per fare esperienza e crescere. Dobbiamo continuare a giocare in questo modo e sarà difficile per tutti incontrare il Lanciano. Obiettivo personale? Giocare il più possibile e segnare altri gol. Mentre il sogno più grande è quello di sempre, quello che avevo da bambino: giocare in serie A e vestire la maglia della Nazionale. Spero un giorno di poterlo realizzare».