2013
Birkir Bjarnason, il biondo vichingo del centrocampo doriano
Birkir Bjarnason. Un patronimico. Nella cultura islandese, civiltà nella quale è nato e cresciuto il nuovo centrocampista della Sampdoria, la discendenza dei nomi agisce per patronimici, come appunto detto. L’onomastica dell’Islanda prevede la totale assenza dei cognomi, bensì un secondo nome posto laddove noi siamo soliti porre il cognome, nato dall’unione del nome del padre (o della madre qualora si trattasse di un nome matronimico) e un suffisso. Varia, insomma, di generazione in generazione. Bjarnason, in islandese, significa Figlio dell’Orso.
Bjarnason è un centrocampista centrale, una mezz’ala sinistra, alto 184 centimetri: due gambe forti, un fisico tosto e difficile da smuovere, con grande equilibrio. Una resistenza impeccabile, degna di un centrocampista da mediana, un’elevazione supportata dall’altezza e uno scatto essenziale per le ripartenze in attacco. Un giocatore dinamico, coordinato e con grande propensione al sacrificio. Ambidestro naturale, si coordina facilmente per il tiro. In nazionale ha spesso giocato come finto trequartista, quindi come fantasista dietro le punte, ma è nel ruolo di mezz’ala, quello che ricoprerà alla Sampdoria, che Birkir si esalta. Il suo punto forte è l’impegno e l’abnegazione: un muro da porre per 90 minuti in mezzo al campo per assicurarsi una prestazione di sostanza.
Classe ’88, la sua carriera inizia nel Viking, squadra del campionato norvegese che in 5 anni lo porta a segnare 16 reti in 100 presenze. Arriva poi allo Standard Liege, dove in un anno non riesce a trovare la condizione giusta e in 16 presenze non conferma le aspettative. La nazionale, però, lo premia e l’Islanda gli permette di mettersi sul palcoscenico fino all’arrivo in prestito al Pescara: 23 presenze e 2 reti per lui l’anno scorso, di cui uno al Napoli in una sconfitta per 5 a 1. Non supportato da una squadra che potesse affrontare al meglio il campionato di Serie A, Birkir è retrocesso insieme con il Delfino, che lo ha riscattato per un precedente accordo con lo Standard Liegi, ma con la promessa di cederlo dinanzi a un’offerta conveniente. Ora quell’offerta è della Sampdoria e Bjarnason ha soddisfatto il proprio desiderio nonostante le richieste in Germania e Inghilterra, oltre che il Sassuolo.
Una forza da vichingo, una pacatezza degna dei nordici e il sacrificio di una mezz’ala al servizio di Delio Rossi.