2014
Birkir Bjarnason, duemila euro al minuto per l’islandese
Il 31 maggio ci siamo trovati ad analizzare i costi dell’operazione legata a Matias Rodriguez, esterno difensivo in prestito al Gremio fino al prossimo giugno 2015 dalla Sampdoria: numeri che hanno denotato una scommessa decisamente persa, per un giocatore pagato 14mila euro circa al minuto. Oggi non è da meno il calcolo che ci troviamo ad affrontare per Birkir Bjarnason, centrocampista islandese che è tornato al Pescara per appena 20mila euro.
Iniziamo col sottolineare il primo dato: la Sampdoria l’anno scorso pagò un milione di euro per prelevarne la metà, su indicazione di Giuseppe Pavone, dirigente che adesso lo riporta a Pescara con un’operazione decisamente conveniente per il Delfino: un anno di ingaggio risparmiato, un’esperienza in Serie A, e 980mila euro incassati per un giocatore tornato alla base. E che probabilmente verrà ceduto all’estero.
Circa quattrocentomila euro di stipendio, come racconta anche il Secolo XIX stamattina in edicola, per 14 presenze e 695 minuti giocati. 2014 euro al minuto, decisamente meno di Rodriguez, ma comunque cifre alte, inconcepibili. Tra l’altro era stata fissata anche una clausola secondo la quale la Sampdoria avrebbe dovuto versare nelle casse del Pescara un premio presenza alla 15esima partita dell’islandese, 200mila euro: il ruolino si è bloccato a 14, forse non casualmente. A ben vedere, si direbbe.
Le gioie Bjarnason le ha trovate in Coppa Italia, con una rete anche all’Hellas Verona e due presenze da titolare, ma niente che possa comunque giustificare l’esborso economico compiuto per lui. Un’altra scommessa persa, come quella per Rodriguez: scommesse che si spera di non dover nuovamente effettuare. Almeno Birkir ci ha insegnato cos’è un patronimico.