2013

Beruatto a SampTv: «A Genova di Derby si parla tutto l’anno…»

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Paolo Beruatto, allenatore delle giovanili della Sampdoria, a SampTv parla del Derby della Lanterna e di come sia l’ambiente blucerchiato all’interno degli spogliatoi in questa settimana così importante a livello di aspettativa. Si sa, a Genova conta solo portare a casa il risultato della stracittadina.
«Chi è qui sente questa partita in modo particolare, è una stracittàdina bellissima. Si parla di professionisti quindi è gente abituata a questi tipi di confronti, ma chiaramente il contorno da quel qualcosa in più; la bravura del giocatore professionista sta nel minimizzare le pressioni esterne».
E la pressione, visto la classifica, sarà molto alta. Soprattutto per quanto riguarda i ragazzi di Ballardini che devono trovare il risultato per non affondare ancora di più nel baratro della retrocessione. Ma il Derby è una partita avulsa dal contesto, non si possono fare calcoli.«Il derby è fatto apposta per smentire le statistiche e nessuno vuole partire da favorito; sarà un derby molto difficile per entrambe le squadre anche se il carico psicologico di quelli del Genoa sarà maggiore rispetto a quelli della Samp.
Qui a Genova si parla di derby tutto l’anno ed si avvicina maggiormente a quello di Roma, ma comunque ogni derby è una storia a se».
Ovviamente la testa va alla famosa serata del “Boselli non lo sapeva”, partita che condannò la Sampdoria alla retrocessione, potrebbe esserci una sorta di rivalsa, di “vendetta” a sangue freddo.
« I calciatori moderni non la pensano così, mentre i calciatori vecchio stampo come me si ricordano tutto e rincontrarsi significava rendere tutto con gli interessi; gli episodi mi aiutavano ad essere più deciso e “cattivo” per prevalere sugli avversari. La Sampdoria deve giocarsi questo derby con determinazione e grinta, altrimenti questi match non si vincono.
La mia squadra? In questi due anni noi abbiamo sempre fatto meglio negli appuntamenti della stracittadina, a loro la pressione ha tolto qualche motivazione, mentre noi abbiamo fatto una prestazione eccellente, che però dovremmo cercare di ripetere nel tempo e non riproporla solo un paio di volte all’anno».
Come allenatore delle giovanili Beruatto persegue uno scopo, quello di far innamorare i ragazzi della maglia e dei colori blucerchiati.
«Ora il mio obiettivo è quello di trasmettere ai ragazzi l’orgoglio di vestire Sampdoria, anche se non diventeranno tutti dei giocatori blucerchiati potranno essere degli ottimi tifosi, vestire blucerchiato è una cosa fantastica».

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