2013

Baronio: «Mihajlovic? Farà bene. Mi piacerebbe per la Lazio»

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Ex giocatore biancoceleste e per molti anni in Serie A, Roberto Baronio ha detto la sua sulla prossima partita che giocherà la Lazio, quella di oggi al “Ferraris” contro la Sampdoria. L’ex centrocampista ha parlato ai microfoni di “Io tifo Lazio”, come riporta cittàceleste.it. Sopratutto Baronio ha detto la sua sull’esordio di Sinisa Mihajlovic, che ha citato JFK e con cui per altro Baronio ha giocato insieme: «Conosco bene Sinisa, lo stimo tantissimo. Per quanto mi riguarda, è una grandissima persona e un grandissimo uomo. Questa conferenza stampa è nella sua normalità. Sono sicuro che potrà fare bene il suo lavoro – racconta l’ex Reggina e Lazio – Grande rispetto per l’allenatore, mi sarebbe piaciuto vederlo anche sulla panchina della Lazio. Purtroppo, inizia il percorso proprio contro i biancocelesti. In generale se ne è sempre parlato, anche prima che arrivasse Petkovic si parlava di lui. Mi farebbe piacere vedere uno come lui: serve una persona carismatica come lui in una piazza come Roma. Mi piacerebbe vederlo con la Lazio».

Poi Baronio qualche aneddoto del giocare accanto ad un personaggio come Mihajlovic: «Ho avuto la fortuna di giocare con lui, che calciava bene le punizioni. Andrea Pirlo è distante a cinque centri. Non è una cosa studiata a tavolino, ma è talento, è una cosa che lui ha dentro. La potrai soltanto imitare, perché non aveva grandi segreti – dice il 35enne Baronio, per due stagioni in squadra con Mihajlovic – Lui non provava tantissimo le punizioni. Forse il venerdì, calciava due punizioni e basta. Nasci con questo talento e, se sei bravo e ce lo hai dentro, non c’è nulla da dire. Me la ricordo bene quando fece la tripletta alla Sampdoria, ero in panchina. Aveva un gesto di andare a salutare il mister dopo ogni gol. E’ stata una grande emozione quel giorno».

Un commento anche sul possibile ritorno di Petkovic sulla difesa a tre: «Non saprei: visto quello che è successo l’anno scorso, non è mai andata benissimo. Spero che siano riusciti a lavorare per giocare con questa difesa a tre. Lo scorso anno sembrava più improvvisata, speriamo che funzioni: sono perplesso. Non sono un allenatore di prima fascia. A prescindere da chi alleni, devi dirgli cosa fare, sia in fase di possesso che di non-possesso. Anche quando impostava, mi sembra che la squadra non sappia quello che deve fare – confessa Baronio, ben sette stagioni con la maglia della Lazio – Palla a Candreva e vediamo quello che succede. Ora si vede l’imprevedibilità, non c’è coralità: mi sembra che si viva molto sulle individualità. Per difendere, si parte dall’attacco. Vedo Klose che pressa e nessuno che gli dà una mano. Puoi avere la difesa più forte del mondo, ma se non hai supporto dagli altri reparti vai in difficoltà».

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