2014
Bergessio: «Qui darò il massimo. Più tranquillo di Palombo, ma parlo più di Gabbiadini»
Gonzalo Bergessio attualmente alle prese con un problema fisico che lo terrà lontano dai campi per almeno un’altra settimana: proverà a recuperare per la sfida col Palermo, debutto del prossimo campionato, ma intanto si lascia andare alle telecamere di SkySport in un’intervista sui generis che analizza più il sentimento del giocatore che l’aspetto tecnico.
Bergessio parte dal passato, dai primi tempi, da quando ha iniziato a giocare: «Ricordo poco, avevo sei anni e sono andato a giocare a calcetto. Giornata da speciale qui a Genova? L’arrivo in aeroporto, è stato bellissimo: mi aspetto di fare il massimo per la squadra e per tutti i tifosi».
Si parla anche di compagni di squadra, però, in particolar modo svelando chi è il più espansivo in squadra: «Angelo Palombo è forse il più divertente nello spogliatoio, Gabbiadini è quello che parla meno, è più silenzioso: io sono nel mezzo, parlo un po’ di più rispetto a Manolo, ma sono comunque tranquillo. “Lavandina” è stato il mio primo soprannome: significa “candeggina”, perché quand’ero piccolo avevo i capelli molto biondi. El Toro, invece, l’avevo avuto già da qualche allenatore in Argentina».
«Musica prima delle partite? No, non la sento, preferisco arrivare allo stadio senza sentire niente. Film preferito? Mi piacciono quelli di guerra, quel tipo di genere in particolare. Piatto preferito? L’asado. Il mio idolo nel calcio è Francescoli (attuale ds del River Plate, che oggi ha parlato di Balanta, ndr), fuori dal calcio è Roger Federer, mi piace come gioca».