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Bereszynski ricorda: «In Polonia mi tirarono le uova»
Bereszynski e il passaggio dal Lech Poznan al Legia Varsavia: «Lanciarono uova contro casa mia. Contento sia arrivata la Sampdoria»
Sul poggiolo della sua nuova casa di Genova, in cui si è da poco trasferito insieme alla compagna Maja dopo la nascita del piccolo Leo, Bartosz Bereszynski ha rilasciato una lunga intervista all’emittente televisiva polacca TVP. Il terzino della Sampdoria, tra i temi toccati, ha ricordato la sua militanza tra le file del Lech Poznan: «A quel tempo era qualcosa di speciale per me. Me lo sono guadagnato, perché negli anni precedenti avevo militato in altri club di Poznan e il trasferimento al Lech è stato il coronamento dei risultati per i sacrifici fatti».
Nel 2013, però, ecco che arriva la chiamata del Legia Varsavia, club blasonato dell’Ekstraklasa ma storicamente in conflitto con il Lech Poznan. Bereszynski, allora ventenne, dopo aver messo in conto le conseguenze, non si lascia scappare l’occasione. I tifosi, però, non la prendono bene: «Se qualcuno mi offende, poco male. Il problema più doloroso è quando l’offesa tocca anche chi ti sta vicino: i miei genitori, mia sorella, Maja. La gente a Poznan è particolare. Un esempio? Hanno lanciato delle uova contro casa nostra – ricorda – e di certo non è tutto, perché penso che i genitori di Maja mi abbiano sempre nascosto qualcosa. È stata la peggiore cosa accaduta ai miei cari, mi sono sentito impotente».
A gennaio dello scorso anno, finalmente il salto di qualità e l’approdo in Italia. Fin da subito inseritosi negli schemi di Marco Giampaolo, Bereszynski è diventato un vero e proprio perno della formazione blucerchiata: «Aspettavo con impazienza questo momento, ero pronto da tempo. Penso di essermene andato nel miglior momento possibile per un giocatore, a livello di forma. Ero pronto per giocare in un campionato più impegnativo. Ho trascorso un buon periodo nel Legia, ho racimolato presenze in Champions League e una partita nella Nazionale polacca, ma sono contento che sia arrivata la chiamata della Sampdoria», ha concluso il difensore polacco.